Bruxelles – Il livello di inquinamento dell’aria in Europa è in netto miglioramento. A dirlo sono i dati Eurostat, che indicano livelli in netto calo degli ossidi di zolfo, così come degli ossidi di azoto e di pm10 (polveri sottili e ultrasottili). I dati aggiornati al 2014 mostrano un leggero aumento soltanto nella concentrazione di ammoniaca rispetto ai livelli registrati nel 2012.
Per quanto riguarda le pm10, nel 2014 l’Italia risulta quarta per quantità di emissioni con 176,993 tonnellate l’anno, dietro a Francia (275,984), Polonia (232,494) e Germania (221,073). La concentrazione delle polveri sottili nel nostro paese è stata in costante aumento tra il 2005 e il 2009 per poi subire un netto calo fino al 2014. I livelli di emissioni, tuttavia, rimangono ancora troppo sostenuti, tanto che a fine aprile la Commissione ha deciso di procedere con la procedura di infrazione aperta nei confronti dell’Italia proprio per i livelli d inquinamento troppo alti provocati da queste sostanze.
Le maggiori emissioni di pm10 in Italia provengono dal settore commerciale e dall’uso dei riscaldamenti (104,636 tonnellate l’anno), seguiti dai trasporti stradali (23,104), dall’industria (11,621) e dall’Agricoltura (19,012).