Bruxelles – A un anno dall’adozione da parte di 4 giganti del web di un codice di condotta per contrastare l’incitamento all’odio online, la Commissione Ue traccia un il suo secondo bilancio. Facebook, Twitter, YouTube e Microsoft “hanno compiuto notevoli progressi nell’onorare gli impegni assunti” evidenzia un rapporto curato da Ong e organismi pubblici di 24 Stati membri, ma ora bisogna “rendere più chiare le procedure di notifica e azione per eliminare i contenuti illeciti in modo efficiente, preservando nel contempo la libertà di espressione, che è essenziale”, sottolinea il vicepresidente per il Mercato unico digitale, Andrus Ansip. “I risultati della seconda valutazione del codice di condotta sono incoraggianti – specifica la commissaria alla Giustizia, Vera Jourova – Le società informatiche stanno eliminando, a un ritmo più sostenuto, il doppio dei casi di illecito incitamento all’odio rispetto a sei mesi fa. Si tratta di un importante passo avanti e dimostra che un approccio di autoregolamentazione può funzionare se tutti gli attori fanno la loro parte”. Tuttavia, continua Jourova, va “ricordato che le società informatiche hanno una grande responsabilità e devono compiere ulteriori progressi per tenere fede a tutti gli impegni assunti”.
Sottoscrivendo il codice di condotta, le società informatiche si sono impegnate in particolare a riesaminare in meno di 24 ore la maggior parte delle notifiche valide di illecito incitamento all’odio e a rimuovere tale contenuto o a bloccarne l’accesso, se necessario, sulla base delle legislazioni nazionali che recepiscono il diritto europeo. Il codice ha inoltre sottolineato la necessità di proseguire le discussioni su come promuovere la trasparenza e incoraggiare messaggi alternativi che contrastino l’incitamento all’odio.
In media, nel 59% dei casi le società informatiche hanno risposto alle notifiche riguardanti l’illecito incitamento all’odio rimuovendo il contenuto. Sei mesi fa il dato si arrestava al 28%.
Nello stesso semestre, la percentuale di notifiche riesaminate entro 24 ore è passata da 40% a 51%. Facebook, tuttavia, è la sola società che ha raggiunto pienamente l’obiettivo di riesaminare la maggior parte delle notifiche entro il giorno stesso. Inoltre, mentre Facebook invia agli utenti un feedback sistematico sul modo in cui le loro notifiche sono state valutate, tra le società informatiche le pratiche differiscono notevolmente.
Da un recente sondaggio europeo è emerso che il 75% delle persone che hanno seguito o partecipato a dibattiti online è incorso in episodi di abuso, minaccia o incitamento all’odio. Quasi la metà dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato che questo l’ha scoraggiata dall’impegnarsi in discussioni online.