Bruxelles – Il fumo uccide, e in Europa uccide sempre più. Tra il 2013 e il 2014 è cresciuto il numero dei decessi per cancro ai polmoni e al sistema respiratori, secondo i dati diffusi da Eurostat e relativi a “tabacco e salute”. Il consumo di tabacco, ricorda l’Istituto di statistica europeo, rappresenta uno dei più grandi rischi per la salute evitabili nell’Ue. “Molte forme di cancro e malattie cardiovascolari e respiratorie sono legate all’uso del tabacco”.
Nel 2014 in tutto il territorio dell’Ue si sono contati 4,9 milioni di morti. Di queste, 1,3 milioni sono dovute a tumori, che ha colpito ai polmoni in 271.816 casi (quasi duemila casi in più rispetto al 2013, quando se ne contarono (269.022). In altre parole, quello ai polmoni è il principale tipo di tumore letale a colpire in Europa. Un caso di cancro su cinque (21%) si verifica lì, anche se ci sono ben otto Stati membri (Ungheria, Polonia, Paesi Bassi, Grecia, Danimarca, Belgio, Lussemburgo e Regno Unito) al di sopra di questa media.
In termini assoluti però il fumo uccide altrove. Italia terza per numero di decessi per tumore ai polmoni (33.386), dietro a Germania (45.179) e Regno Unito (35.933). Ma la Penisola diventa seconda in tutta l’Ue per numero di casi mortali tra la popolazione maschile (24.177) dietro solo alla Germania (29.626).
All’Italia spetta il triste primato per morti giovani: nel 2014 sono state 32 le persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni a morire di cancro ai polmoni in Europa, e sei di queste si sono spente in Italia. Nel 2013 furono 2 i casi. Un aumento del 200%.