Bruxelles – “Non ci devono essere malintesi: gli investitori e gli operatori stranieri sono benvenuti, a patto che rispettino le nostre stesse regole sul mercato europeo e sul loro. Vogliamo del fair-play”. Lo ha affermato la commissaria europea ai Trasporti, Violeta Bulc, in un’intervista a La Tribune, nella quale ha anticipato il contenuto del pacchetto di misure per il settore dell’aviazione che l’esecutivo comunitario presenterà il prossimo 7 giugno. Gli obiettivi del pacchetto sono “assicurare che il settore resti competitivo e che la concorrenza sia giusta” e “accedere ai mercati in crescita”: condizioni fondamentali affinché il settore europeo resti vitale.
“Il pacchetto di quest’anno (che segue la prima parte del 2015, ndr) ha due componenti. Da un lato affronta la leadership europea nell’aviazione internazionale, con la revisione del regolamento sulla concorrenza nel trasporto aereo e delle linee direttrici sulla proprietà e il controllo delle compagnie europee da parte degli investitori stranieri. Dall’altro, si occupa dei limiti alla crescita attraverso gli obblighi di servizio pubblico e la gestione del traffico aereo”, ha spiegato Bulc. “Siamo arrivati alla conclusione che il regolamento esistente (il n. 868, in vigore dal 2004, ndr) non fosse adatto alla situazione in questo settore, poiché esso si basa su una filosofia anti-dumping e su quella dei prezzi. Tuttavia, nell’aviazione i prezzi sono estremamente differenti secondo il canale con cui si comprano i biglietti. Per questo non poteva funzionare”, ha aggiunto la commissaria europea ai Trasporti.
“Non si tratta di estendere il campo del regolamento, ma di fare in modo che chi ricorre veda chiaramente la maniera in cui la Commissione si occuperà della sua domanda. Speriamo che nei casi di seri dubbi gli operatori utilizzino questo meccanismo in futuro. E’ un mezzo come gli altri affinché il settore dell’aviazione resti competitivo e la concorrenza giusta. Vogliamo del fair-play: le regole devono valere per tutti”, ha sottolineato Bulc, non escludendo che la Commissione possa infliggere delle multe a chi non le rispetterà: “E’ una possibilità. Seguiremo la pratica europea in materia di competizione, che sarà inclusa nel regolamento”.
La commissaria ha poi aggiunto: “Il settore del trasporto aereo è molto importante nello sviluppo dell’economia europea. Contribuisce a circa 110 miliardi del Pil, mentre il turismo rende 500 miliardi circa. Per questo è fondamentale che sia ben integrato nell’economia mondiale e abbia accesso agli Stati in crescita. E’ questo il motore dei negoziati: accedere ai mercati in crescita”. Quali? Innanzitutto “il blocco dell’Asean”, ma anche “l’Armenia, la Tunisia e la Turchia, passando per il Qatar” e – in futuro – “anche il Messico e l’Arabia Saudita”.
Le nuove misure riguarderanno anche gli scioperi dei controllori di volo. “Non rimettiamo in causa il diritto di sciopero, non ne abbiamo il mandato – ha spiegato Bulc – Ma suggeriremo le buone pratiche per far funzionare meglio il cielo unico. Il dialogo sociale è essenziale: la notifica precoce degli scioperi aiuta molto. Bisogna anche preservare i periodi di punta. L’Italia, la Grecia e la Croazia hanno fatto degli accordi con Paesi vicini in modo che i voli sul loro territorio non siano danneggiati in caso di sciopero. E’ un buon esempio”. “Dal 2004 ad oggi, questi problemi sono costati circa 1 miliardo di euro alle compagnie aeree, ci sono stati 243.000 voli annullati e più di 27 milioni di passeggeri danneggiati. Bisogna lavorare insieme per affrontare il problema”, ha aggiunto la commissaria, concludendo: “Spero che con regole più chiare attireremo più investitori. Ne abbiamo bisogno, poiché gli Stati non hanno i mezzi per finanziare i costi del settore nei loro budget nazionali. Ci servono investitori privati”.