Roma – Dopo il referendum costituzionale, la Turchia “è più stabile” – parola del ministro degli Esteri di Ankara, Mevlüt Çavuşoğlu – e adesso cerca di incrementare gli scambi commerciali con l’estero, per sostenere con risultati economici un regime che non può continuare a poggiare solo sulla repressione. È questo ciò che emerge dalla visita a Roma del capo della diplomazia turca.
Incontrando il suo omologo Angelino Alfano, Çavuşoğlu ha sottolineato che l’obbiettivo per i rapporti bilaterali tra Italia e Turchia è di portare a 30 miliardi di dollari il valore degli scambi commerciali che nel 2016 è stato di 18, ma è in mattinata che era emerso come l’ambizione a rapporti economici più sviluppati con l’estero faccia parte della nuova strategia di Ankara. Partecipando a un incontro organizzato dall’Istituto affari internazionali, infatti, il diplomatico non ha affrontato di petto la questione dell’ingresso nell’Ue, ma ha accennato agli scambi commerciali in calo tra il suo Paese e l’Unione europea, come riporta Notizie geopolitiche, e ha indicato che la Turchia è interessata a trovare nei Paesi dell’Ue e della Nato dei partner economici, “ma se l’Alleanza Atlantica e l’Ue vedono la Turchia solo come un partner strategico, allora saremo costretti a guardare oltre, verso la Russia”. A buon intenditor…