Bruxelles – Primi impacci delle autorità belghe sulla gestione della visita del Presidente Trump in una Bruxelles blindata a partire già dalle prime ore del pomeriggio. Una certa disorganizzazione si è avvertita nella gestione dell’accesso degli organi di stampa al Palazzo Reale, dove il Presidente, insieme alla first lady Melania, è stato ricevuto dai reali del Belgio e dal primo ministro Charles Michel.
Alcuni dei giornalisti, accreditati per l’evento secondo le procedure indicate negli inviti, e recatisi all’ingresso del Palazzo Reale, infatti, sono stati lasciati fuori senza ricevere nessuna spiegazione chiara da parte della sicurezza e degli addetti ai controlli. Niente preavviso come di norma dovrebbe succedere quando le richieste di partecipazione a certi eventi vengono negate agli organi di stampa. Mentre le sirene della polizia risuonano in tutto il centro cittadino, i dipendenti del Palazzo Reale e quelli del Primo ministro giocano allo scaricabarile, attribuendosi la responsabilità sulla gestione degli accrediti della stampa tra di loro, mentre la polizia interviene per allontanare subito i giornalisti rimasti inaspettatamente fuori dai cancelli del Palazzo Reale.
Misure di sicurezza a livelli altissimi nella capitale europea per accogliere il Presidente americano che, come scritto da Le Soir, si muove in città con una scorta di auto lunga alcune centinaia di metri e composta da più di mille persone. “Persino l’elicottero è stato portato dagli Stati Uniti”. Alla luce di ciò non ci si meraviglia troppo, dunque, delle misure di precauzione che, almeno nel pomeriggio di oggi, hanno complicato il lavoro di alcuni organi di stampa.