Bruxelles – O si va alle urne per il referendum o sarà comunque indipendenza. E’ una sorta di ultimatum quello della regione autonoma della Catalogna al governo spagnolo. Secondo alcune indiscrezioni della stampa iberica, l’esecutivo regionale catalano avrebbe preparato segretamente una legge che prevede la dichiarazione unilaterale di indipendenza dalla Spagna nel caso in cui non fosse possibile realizzare un referendum concordato con Madrid.
La bozza segreta è una Costituzione provvisoria che entrerebbe in vigore nel caso in cui il governo di Madrid ostacolasse il referendum secessionista previsto tra fine di settembre e inizio ottobre. Il passo successivo sarebbe la creazione di un’Assemblea costituente della “Repubblica di Catalogna”. Pochissimi tra i massimi dirigenti del governo regionale sarebbero a conoscenza di questa bozza, che il quotidiano ‘El Pais’ definisce “un manuale di istruzioni per mettere in marcia l’indipendenza catalana” in maniera unilaterale.
“Non ci fermeremo finché i catalani non potranno votare per il loro futuro, il futuro politico della Catalogna. E succederà nonostante il governo spagnolo dica no a qualunque cosa. Nonostante tutti gli ostacoli, dobbiamo portare a termine il nostro mandato”, ha ribadito il presidente della regione autonoma, Carles Puigdemont, che dopo la sua elezione nel 2015 aveva promesso di portare la Catalogna all’indipendenza per fine 2017. Durissima la reazione del premier spagnolo Mariano Rajoy, che ha accusato Puigdemont di ricattare la Spagna: “Nel Partito Popolare noi crediamo nella funzione della democrazia. I ricatti e le minacce che sono stati messi sul tavolo sono intollerabili e posso dire al popolo spagnolo che non verranno mai messi in pratica”. “La sovranità nazionale continuerà ad essere tale perché la maggior parte degli spagnoli vogliono che sia così”, ha concluso Rajoy.
A marzo il Tribunale di Giustizia della Catalogna ha condannato a due anni di interdizione dai pubblici uffici l’ex presidente Artur Mas per avere promosso nel 2014 un referendum sull’indipendenza della comunità autonoma disobbedendo alla Costituzione spagnola. Alla consultazione indetta da Mas avevano preso parte 2 milioni e 300 mila catalani, su un totale di 5,4 milioni di aventi diritto, e l’80% ha votato a favore dell’indipendenza da Madrid.