Bruxelles – “Va rafforzata la capacità delle Nazioni unite, ed è impossibile farlo senza l’appoggio dell’Ue. Un’Europa forte e unita è un pilastro fondamentale per un’Onu forte ed efficace”. Questo il “chiaro messaggio” che il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha voluto dare al Parlamento europeo, durante il suo discorso davanti alla Plenaria di Strasburgo.
“Abbiamo di fronte un numero elevatissimo di crisi internazionali gravi. I conflitti sono sempre più collegati e interconnessi e costituiscono una minaccia alla sicurezza globale. Per questo va rafforzata la capacità multilaterale di risolvere i conflitti e prevenirli per tutelare la pace, e la cooperazione tra l’Ue e l’Onu è fondamentale”, ha affermato Guterres nel suo discorso alla Plenaria. “In Siria , nessuno ha vinto, al contrario tutti hanno perso – ha continuato, toccando il tema più caldo dell’attualità, il segretario generale Onu – non solo i cittadini siriani, ma anche gli altri Stati della regione visto che il conflitto ha generato forte incertezza”. “Bisogna porre fine a questo conflitto senza senso, che costituisce una minaccia terribile alla sicurezza globale”, ha detto Guterres citando altri conflitti, come quelli in Somalia, in Afghanistan e la recente crisi democratica in Venezuela, sottolineando che “l’imprevedibilità è diventata la regola del gioco”.
Un’altra delle priorità dell’Onu è la difesa dei diritti dell’uomo nel mondo. “Dobbiamo essere più autorevoli”, ha affermato il segretario generale a Strasburgo, ammonendo che “la crisi dei rifugiati ha minato l’autorità morale di molti Paesi come difensori dei diritti fondamentali”. “L’autorità morale è fondamentale. Chi non rispetta i diritti dei rifugiati perde l’autorità per dire ad altri Stati di rispettare altri diritti dell’uomo. Per questo chiedo all’Europa di giocare un ruolo in questa sfida”, ha detto poi Guterres, invocando “il ripristino del sistema internazionale di protezione dei rifugiati”, anche attraverso “un Patto globale per la migrazione sicura e ordinata da approvare nel 2018”. A chi gli chiedeva se l’Europa ha ancora questa autorità morale, Guterres ha enfatizzato l’importanza della solidarietà nella gestione dei flussi migratori: “Con la solidarietà tutti i problemi possono essere risolti, lasciare un Paese da solo (come nel caso di Italia e Grecia in Europa, ndr) rende tutto più difficile. Per questo chiedo all’Ue di aiutare i Paesi di primo arrivo dei migranti e gli Stati più vicini alle zone di guerre, come Giordania e Libano”.
La terza sfida citata dall’ex premier portoghese è il cambiamento climatico. In questo senso “è fondamentale rispettare l’accordo di Parigi”, ha detto Guterres, anche perché “l’economia verde può creare nuovi posti di lavoro, è giusta ed è conveniente”. Passando ai problemi dell’Europa, tra populismi e xenofobia, il segretario dell’Onu non ha nascosto la necessità di affrontare la crisi attuale: “Bisogna difendere i valori della tolleranza e della ragione ma anche risolvere i problemi” che hanno causato l’attuale crisi di fiducia nelle istituzioni. Per Guterres “serve una globalizzazione più giusta e una politica sociale per togliere le persone dalla disoccupazione e la povertà”. Una sfida cruciale soprattutto per quanto riguarda i giovani nei Paesi più poveri, perché “se sono lasciati senza lavoro e opportunità diventano un bacino per i gruppi estremisti e terroristici”. “Oggi otto persone detengono la metà della ricchezza a livello mondiale, è normale che la fiducia nella politica ne abbia risentito”, ha spiegato il segretario dell’Onu, invocando “maggiore inclusività nella nostra società”. “Come europeo credo che i valori illuministi siano stati il più grande contributo dell’Europa al mondo, quei valori devono essere il fondamento del nostro impegno a costruire un mondo più giusto, tollerante, pacifico e prospero”, ha concluso Guterres.