Bruxelles – La decisione non è ancora stata presa ma l’intenzione è chiara: gli Stati Uniti di Donald Trump vogliono vietare di portare in cabina laptop, tablet e grandi gadget elettronici comprese le console di giochi ai passeggeri dei voli diretti dall’Europa. La Commissione europea ha confermato oggi di aver contattato urgentemente l’amministrazione statunitense per trovare una soluzione condivisa.
“Posso confermarvi che è stata mandata una lettera da parte di Violeta Bulk (commissaria europea per i Trasporti, ndr) e Dimitris Avramopoulos (commissario alla Migrazione, ndr)”, ha annunciato la portavoce della Commissione Ue per i trasporti, Anna-Kaisa Itkonen. Nella lettera si afferma che la Ue ha una “lunga e fruttuosa storia di cooperazione sulla sicurezza””con gli Stati Uniti, e che occorre agire assieme in risposta a “minacce comuni”. “In più ci sarà una chiamata nella giornata di oggi col segretario statunitense alla Homeland Security John Kelly e vari ministri degli Stati membri”, ha aggiunto la portavoce, spiegando che “al momento non ci sono ancora stati annunci ufficiali da parte delle autorità Usa sull’entità e i limiti del bando”. “La nostra competenza è solo sugli aeroporti europei e non su quelli degli Stati terzi”, ha chiarito Itkonen, concludendo con un laconico “vi terremo informati”.
Il tempo corre, e c’è fretta di agire per l’Ue: già mercoledì sera le compagnie aeree statunitensi hanno visto il segretario Kelly per discutere dell’estensione della messa di laptop, tablet e grandi gadget elettronici, comprese le console di giochi anche nei voli diretti con l’Europa e non solo con Medio Oriente e Africa. Un divieto dovuto a misure di anti-terrorismo: secondo l’intelligence Usa tutto ciò che è più grande di uno smartphone potrebbe contenere una bomba. Tuttora non è chiaro quale sia l’attuale valutazione di questa minaccia.
Il precedente divieto era scattato il 21 marzo scorso quando Washington aveva proibito i gadget sui voli diretti in arrivo da otto Paesi e da dieci aeroporti delle loro grandi città, tra i quali Dubai, Abu Dhabi e Istanbul. Le grandi compagnie aeree colpite vanno dalla Emirates alla Qatar Airways fino alla Turskish Airlines.