Bruxelles – “Vista l’attuale situazione e il recente referendum costituzionale, siamo stati costretti a richiedere la sospensione delle trattative per l’adesione della Turchia all’Ue“. Così Gianni Pittella, presidente del gruppo dei Socialisti & Democratici (S&D) al Parlamento europeo al termine della sua visita di due giorni nella capitale turca, Ankara, dove si era recato per esprimere solidarietà ai giornalisti e ai politici perseguitati dal regime di Recep Tayyip Erdogan.
“Ho voluto assistere al processo per motivi politici contro Selahattin Demirtas, leader del partito (pro-curdo, ndr) Hdp. Più di cento cause sono state intentate contro il leader curdo da parte delle autorità turche. Questo non è accettabile”, ha dichiarato Pittella, sottolineando che “le idee politiche non possono essere imprigionate”. “Questa repressione dell’opposizione politica sta avvenendo insieme all’arresto di massa di giornalisti, giudici, ricercatori universitari e soldati, senza accuse e senza alcuna possibilità d’appello”, ha aggiunto il leader S&D, rivolgendosi direttamente alla massima autorità turca: “Chiediamo al presidente Erdogan di rilasciare immediatamente Demirtas e tutti i prigionieri politici”.
Gli incontri di oggi hanno mostrato una situazione allarmante in #Turchia, non possiamo arrenderci a questa deriva: https://t.co/qJjiiMiFht pic.twitter.com/SBVTkHanTK
— Gianni Pittella (@giannipittella) May 11, 2017
Pittella ha poi espresso la posizione del suo gruppo politico sui negoziati Ue-Turchia: “Storicamente, noi Socialisti & Democratici siamo stati tra i più forti sostenitori del futuro europeo di Ankara, e restiamo forse gli ultimi” a crederci ancora. Tuttavia, “Erdogan lo sta rendendo impossibile, trasformando la Turchia in un Paese sempre più autoritario. Siamo chiari: Erdogan sta chiudendo la porta all’Europa”. “Per noi – ha sottolineato il politico italiano – la democrazia e il rispetto dei diritti umani vengono prima. Ci opporremo a qualsiasi tentativo di barattare (l’accordo sulla, ndr) migrazione con l’unione doganale e la liberalizzazione dei visti”.
In conclusione, Pittella ha rivolto un appello all’opposizione: il Partito popolare repubblicano (Chp) e l’Hdp “proprio a causa della drammatica situazione della Turchia, hanno la responsabilità morale di mettere di lato le loro differenze e stare uniti per la democrazia”, ha detto il leader S&D. “E’ il momento di dare un’unica voce ai cittadini che hanno votato contro il referendum. Noi Socialisti & Democratici siamo pronti a supportare e facilitare questo processo cruciale. Ne va del futuro della relazione tra Ue e Turchia”, ha concluso il lucano.