dal nostro inviato
Firenze – “Sono certo che la magistratura e le forze di polizia faranno piena luce su eventuali opacità” nella gestione del fenomeno migratorio da parte delle Ong, “nel pieno rispetto delle regole”. Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, durante il discorso di apertura tenuto per la settima edizione dello “State of the Union” a Firenze, organizzato dall’Istituto universitario di studi europei con sede a Fiesole (Fi), dove il presidente ha sottolineato la “stretta sinergia” con cui le organizzazioni umanitarie lavorano insieme alle amministrazioni centrali italiane, quali Guardia Costiera e Guardia di Finanza.
“Credo che la prima urgenza sia abbandonare le logiche emergenziali”, ha sottolineato Grasso parlando di crisi migratoria, aggiungendo che “non si tratta di crisi temporanee o passeggere”, bensì di fenomeni “strutturali” di lungo periodo che “non si possono semplicemente ‘risolvere’, ma si devono ‘governare’ con strategie meditate, condivise, solidali e rispettose della dignità umana”. Grasso, inoltre, nel ricordare che il lavoro delle Ong viene svolto sulla base di segnalazioni diffuse dalle “nostre” autorità centrali, si è soffermato sui possibili reati commessi nella gestione del fenomeno migratorio, chiedendosi se e in che termini un salvataggio in mare, non autorizzato, possa considerarsi reato.
Il presidente del Senato, a margine dell’evento, ha ulteriormente ribadito l’importanza che le indagini in corso siano svolte nel rispetto “rigoroso” delle regole e “della riservatezza necessaria a garantirne il successo”, per evitare il fiorire di “ingenerose accuse generiche, congetturali e politicamente strumentali”. Infine Grasso, esprimendo il pieno sostegno a tutti quegli uomini e quelle donne coinvolte nel salvataggio di vite umane, ha definito questo “impegno” l’interpretazione di un “messaggio universale di umanità che la nostra Unione europea deve raccogliere e fare suo”.