Bruxelles – Alcuni leader e funzionari europei avrebbero “minacciato” Londra sui negoziati per la Brexit con l’intento di “condizionare” le elezioni britanniche dell’8 giugno. E’ quanto sostenuto dalla premier del Regno Unito Theresa May di ritorno da Buckingham Palace, dove la regina ha formalizzato la sua proposta di sciogliere il Parlamento in vista delle prossime consultazioni elettorali.
In una clima e con dei toni da piena campagna elettorale, la leader dei Tories ha sostenuto davanti ai giornalisti britannici che la posizione di Londra in questi giorni è stata deliberatamente “mal rappresentata”. “A Bruxelles c’è chi non vuole che i colloqui” per la Brexit “abbiano successo”, ha aggiunto May a Downing Street in un breve discorso che avrebbe dovuto essere di rito, e invece ha avuto come chiaro bersaglio l’Ue. Parole che arrivano dopo la notizia – riportata dal Financial Times – che il conto che l’Ue presenterà al Regno Unito per la Brexit potrebbe arrivare a 100 miliardi di euro.
La premier britannica ha insistito sul fatto che questa fase iniziale dimostra che i negoziati potranno essere “duri” e ha ribadito l’appello ad un voto per lei e per il partito conservatore per rafforzare “la mano” britannica al tavolo della trattativa. May ha tenuto a presentare ancora una volta il leader dell’opposizione laburista, Jeremy Corbyn, come troppo debole e poco credibile per sostenere le trattative con l’Ue.