Bruxelles – C’è anche l’Italia fra i 15 Paesi che stanno osteggiando la proposta della Commissione Ue di far durare almeno 25 anni le licenze per lo spettro wireless, ostacolando quindi le speranze delle compagnie telefoniche di avere un approccio europeo più coordinato. Ogni Stato membro, infatti, può decidere la durata delle licenze (che, salvo nel Regno Unito, vanno in media dai 10 ai 15 anni) rendendo così difficile la vita degli operatori che vogliono offrire servizi in più Paesi. L’Esecutivo comunitario aveva proposto a settembre una riforma del settore delle telecomunicazioni che prevedesse anche la durata di 25 anni per le licenze. Un’idea che non sembra però aver soddisfatto le autorità nazionali. In un documento visionato da Reuters, i Paesi hanno definito il lasso di tempo “sproporzionato e non sufficientemente flessibile per rispondere agli sviluppi del mercato”. Il ‘position paper’ è stato firmato da Austria, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Regno Unito e Italia.
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