Bruxelles – L’Ungheria al momento non è un Paese sicuro per i richiedenti asilo. E’ quanto emerge dalla denuncia diffusa oggi dall’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, che ha chiesto all’Unione europea di non rimandare i richiedenti asilo nel Paese di Viktor Orban fino a che Budapest non modificherà la sua nuova legge sulla detenzione obbligatoria dei migranti. La norma, entrata ufficialmente in vigore lo scorso 28 marzo, prevede che i migranti saranno portati in campi container e lì saranno trattenuti durante tutta la procedure di richiesta del visto, in modo che non possano girare per il Paese, né lasciarlo per raggiungere altri Stati europei.
“La situazione per i richiedenti asilo in Ungheria, che già destava la preoccupazione dell’Unhcr, è solo peggiorata dall’entrata in vigore della nuova legge”, ha detto l’Alto commissario per i rifugiati delle Nazioni Unite, Filippo Grandi. Poi è arrivata la stoccata nei confronti di Budapest: “Visto che la situazione è in continuo peggioramento in Ungheria, chiedo che gli Stati sospendano ogni trasferimento di richiedenti asilo previsto dalle norme del sistema di Dublino verso quel Paese, fino a quando le autorità ungheresi non riporteranno le proprie pratiche e politiche in linea con il diritto europeo e internazionale”, ha aggiunto Grandi.
Il sistema di Dublino, che stabilisce quale Paese debba farsi carico delle richieste di asilo, prevede che gli Stati membri debbano rimandare i rifugiati nel primo Paese sicuro dell’Ue in cui sono arrivati in Europa, perché è quello che deve farsene carico. Su questo punto arriva la critica dell’Unhcr, che evidentemente non considera più l’Ungheria un Paese sicuro, alla luce della nuova legge sui migranti voluta dal governo Orban. L’agenzia Onu sottolinea come, dall’entrata in vigore della legge, i nuovi richiedenti asilo, tra cui bambini, sono rinchiusi in containers circondati da cancelli e filo spinato per l’intera durata della procedura di asilo. Fino al 7 aprile 110 persone, con quattro bambini non accompagnati sono stati rinchiusi lì.
“Siamo molto preoccupati per le notizie di maltrattamenti e violenza, commesse anche da agenti dello Stato, contro le persone che cercano di passare il confine ungherese”, ha aggiunto Grandi. “Queste pratiche inaccettabili devono finire”, ha sottolineato l’Alto commissario Onu, chiedendo “alle autorità ungheresi di investigare ulteriormente su ogni accusa di abuso o violenza”. L’Unhcr a dicembre aveva presentato all’Ue e agli Stati membri una proposta di per migliorare la distribuzione delle richieste di asilo in Europa. “Si tratta di un’iniziativa chiave per garantire la protezione a chi ne ha bisogno e ripristinare la fiducia delle persone”.