Bruxelles – “Non bastavano le frasi infelici e offensive sul conto dei giovani emigrati all’estero in cerca di lavoro, non bastava il jobs act, che ha impoverito e precarizzato il mercato del lavoro, non bastava l’oltre 40% di disoccupazione giovanile tristemente fatto segnare dai governi Renzi e Gentiloni”, per Lorenzo Fontana il ministro Giuliano Poletti con le sue ultime affermazioni “supera se stesso e si prende gioco dei ragazzi che compilano un curriculum nella faticosa ricerca di un’occupazione che il suo governo non è stato in grado di garantire”. Poletti è finito nella bufera per le sue affermazioni sul fatto che per trovare lavoro è “meglio giocare a calcetto che inviare curriculum”
Per l’eurodeputato e vicesegretario della Lega Nord “errare è umano, perseverare diabolico” e Poletti “si conferma inadeguato al ruolo”, quindi “le sue dimissioni non sono solo auspicabili, sono necessarie”. Per Fontana il ministro quindi deve andare “via il ministro e si deve tornare a parlare, seriamente, di lavoro e di opportunità per i giovani”.