Bruxelles – I popolari di Boyko Borissov hanno vinto le elezioni in Bulgaria. Gerb, il partito dell’ex premier affiliato al Ppe, si è attestato intorno al 32,8% (i dati non sono ancora definitivi) battendo i socialisti Bsp che arrivano secondi con il 26,8% delle preferenze mentre i nazionalisti dei Patrioti Uniti si fermano al 9,1%. I socialisti, guidati da Kornelia Ninova, hanno comunque raddoppiato loro consensi rispetto alle ultime elezioni, ma non hanno bissato il successo delle presidenziali di novembre quando fu eletto Rumen Radev portando alle dimissioni Borissov dal ruolo di premier e di conseguenza riportando il Paese alle urne.
Per Borissov però non sarà facile formare un governo vista soprattutto l’indisponibilità, almeno al momento, del centrosinistra di entrare a farne parte. Gli altri due partiti che entreranno nel prossimo Parlamento del Paese sono il “Movimento per i diritti e delle libertà” (DPS) con l’8,4%, formato da cittadini di origine turca, e il populista “Volya”che ha raggiunto il 4,1%. Il suo leader Veselin Mareshki, a volte chiamato il bulgaro Donald Trump, ha promesso di rivoltare completamente la politica e combattere i monopoli.
Borissov ex pompiere e guardia del corpo dell’ultimo leader comunista della Bulgaria è stato premier dal 2009 al 2013 e dal 2014 al 2017.