Bruxelles – La Commissione europea presenta oggi un piano d’azione che illustra le modalità per offrire ai consumatori europei una scelta più ampia di servizi finanziari e un migliore accesso agli stessi in tutta l’Ue. Una nota spiega che l’iniziativa di oggi è incentrata sulla tecnologia, dato che servizi online innovativi saranno fondamentali per un mercato dei servizi finanziari più integrato. A tal fine la Commissione si appresta a pubblicare una consultazione sulla tecnologia e sull’impatto di quest’ultima sul settore europeo dei servizi finanziari (la cosiddetta “FinTech”) per catalizzare i lavori in questo settore.
La Commissione Juncker, ricorda la nota, si è impegnata a sviluppare un mercato unico più profondo e più equo, anche mediante gli strumenti digitali. Per quanto riguarda i servizi finanziari, ciò significa rafforzare la concorrenza e ampliare la scelta, in modo che i consumatori possano beneficiare di servizi finanziari di migliore qualità e a prezzi più bassi (conti bancari, assicurazione auto, trasferimenti di denaro) sia nel proprio paese che all’estero.
Questo piano d’azione intende abbattere le barriere nazionali, dato che, attualmente, soltanto il 7% dei consumatori acquista servizi finanziari in un altro Stato membro dell’UE. Tutti i consumatori dovrebbero poter scegliere liberamente tra una vasta gamma di servizi finanziari disponibili in tutta l’UE, beneficiando del miglior rapporto qualità/prezzo, con la sicurezza di essere adeguatamente tutelati. In un vero mercato unico la distinzione tra fornitori nazionali ed esteri dovrebbe essere irrilevante e, dal loro canto, i fornitori di servizi finanziari dovrebbero essere in grado di sfruttare appieno i benefici di un mercato su scala UE.
Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali, ha spiegato che “i consumatori e le imprese dell’Ue dovrebbero poter trarre il massimo vantaggio da un vero mercato unico per i servizi finanziari. I consumatori devono avere accesso ai migliori prodotti disponibili in tutta l’UE e non solo nel proprio paese. Allo stesso tempo, intendiamo esplorare appieno il potenziale della tecnologia disponibile che, se ben utilizzata, ha tutte le carte in regola per cambiare in meglio il settore finanziario e il modo in cui le persone accedono ai servizi finanziari”.
Jyrki Katainen, Vicepresidente responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha commentato: “Questo ambizioso piano d’azione contempla misure mirate che contribuiranno ad approfondire gradualmente il nostro mercato unico, con un impatto concreto sulla vita dei cittadini europei. Quando abbiamo lanciato l’Unione dei mercati dei capitali, ci siamo impegnati a migliorare l’accesso ai finanziamenti e ai servizi finanziari destinati ai consumatori per il bene dei consumatori e delle imprese, stando al passo con lo sviluppo delle tecnologie finanziarie.”
Věra Jourová, Commissaria per i Consumatori ha dichiarato: “Se il diritto di circolare liberamente all’interno dell’Unione europea continua a essere il più apprezzato tra i diritti dei cittadini europei, i consumatori dell’UE incontrano ancora troppi ostacoli nella loro vita quotidiana; che si tratti dell’apertura di un conto in banca, della stipula dell’assicurazione per l’auto o della richiesta di un prestito: non appena diventa una questione transfrontaliera, le cose si complicano. Oggi definiamo un piano volto a fornire ai consumatori prodotti migliori e più ampie possibilità di scelta, migliorando la chiarezza e la tutela dei servizi finanziari.”
Il piano d’azione
La Commissione ha individuato tre ambiti principali in cui sono necessari ulteriori lavori per avvicinarsi ad un autentico mercato unico dei servizi finanziari:
rafforzare la fiducia dei consumatori offrendo loro i mezzi necessari per l’acquisto di servizi nel loro paese o in altri Stati membri, per esempio facendo in modo che i conducenti possano far applicare la loro classe di merito (“bonus-malus”) all’estero, riducendo le tariffe per le operazioni transfrontaliere in valute diverse dall’euro e procedendo verso una maggiore trasparenza dei prezzi dell’assicurazione per le auto a noleggio;
ridurre gli ostacoli giuridici e normativi che le imprese incontrano quando tentano di espandersi all’estero, ad esempio stabilendo criteri comuni in materia di valutazione del merito creditizio e facilitando lo scambio di dati tra i registri dei crediti;
sostenere lo sviluppo di un contesto digitale innovativo che possa appianare alcuni degli ostacoli al mercato unico esistenti, ad esempio collaborando con il settore privato per studiare come poter utilizzare l’identificazione elettronica e i servizi fiduciari per verificare l’identità dei clienti. La Commissione monitorerà anche le prassi dei fornitori di servizi digitali per decidere se è necessario aggiornare le norme per la vendita di servizi finanziari a distanza, ad esempio online o per telefono.
Mediante la legislazione dell’UE la Commissione ha già appianato svariati ostacoli normativi che impediscono l’instaurarsi di un mercato unico dei servizi finanziari destinati ai consumatori. Il piano d’azione di oggi definisce una tabella di marcia per i lavori futuri. Per molti interventi sarà necessario coinvolgere le parti interessate, quali le autorità nazionali di vigilanza, i fornitori di servizi e le organizzazioni dei consumatori.
FinTech: la nuova frontiera dei servizi finanziari
Il rapido sviluppo della tecnologia finanziaria (FinTech), che offre nuove opportunità sia per i consumatori che per le imprese, ha il potenziale per migliorare l’accesso dei consumatori ai servizi finanziari in tutto il mercato unico, abbattere le barriere nazionali e migliorare l’efficienza.
Al fine di aiutare il settore europeo della tecnologia finanziaria ad operare liberamente in tutta l’UE e ad essere competitivo, la Commissione intende concentrarsi su tre principi fondamentali: la neutralità tecnologica, in virtù della quale si applicano le stesse regole ai prodotti e servizi venduti in modo tradizionale (ad esempio allo sportello) e a quelli venduti attraverso i canali digitali, al fine di garantire l’innovazione e condizioni di parità; in secondo luogo, la proporzionalità, in modo che le regole siano adeguate a diversi modelli di business, dimensioni e attività delle entità regolamentate; in terzo luogo, maggiore integrità per garantire trasparenza, tutela della privacy e sicurezza per i consumatori.
Come primo passo, la Commissione invita tutte le parti interessate a rispondere alla consultazione sulla tecnologia finanziaria avviata a margine della conferenza #FinTechEU che si svolge oggi, a Bruxelles. La consultazione mira a raccogliere informazioni di prima mano sull’impatto delle nuove tecnologie su tutto il settore finanziario, contribuendo a valutare l’adeguatezza del quadro regolamentare e di vigilanza dell’UE e le eventuali azioni necessarie in futuro.
Contesto
L’UE ha già adottato una serie di misure per realizzare un mercato unico dei servizi finanziari destinati ai consumatori. Tra queste figurano la direttiva sui conti di pagamento, che migliora la trasparenza delle spese relative al conto in banca e agevola il trasferimento di conti bancari, e la strategia della Commissione per il mercato unico digitale, intesa a migliorare l’accesso a prodotti e servizi digitali. Con il piano d’azione per la creazione dell’Unione dei mercati dei capitali la Commissione si è impegnata a sviluppare mercati dei capitali più forti in tutta l’UE, migliorando al tempo stesso l’accesso ai prodotti d’investimento al dettaglio.
Per individuare gli ostacoli, nel dicembre 2015 la Commissione europea ha avviato una consultazione sul Libro verde, che ha analizzato il mercato dei servizi finanziari destinati ai consumatori in tutta Europa per prodotti quali assicurazioni, mutui, prestiti, pagamenti e conti bancari. Parallelamente è stato anche avviato un sondaggio speciale Eurobarometro per raccogliere nuovi dati sul mercato dei servizi finanziari destinati ai consumatori.
Il Libro verde, che ha ricevuto 428 contributi da una vasta platea di parti interessate (consumatori, organizzazioni dei consumatori, settore finanziario e autorità competenti), ha reso evidente che gli ostacoli al funzionamento del mercato unico riguardano tanto i consumatori quanto i fornitori.