- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 31 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Mattarella: “Fatti gli europei è ora necessario fare l’Europa”

    Mattarella: “Fatti gli europei è ora necessario fare l’Europa”

    Il capo dello Stato invita i leader europei a “visioni lungimiranti” e parla di ulteriore allargamento dell’Ue e revisione dei Trattati. Boldrini e Grasso spingono l’integrazione e più velocità

    Domenico Giovinazzo</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@giopicheco" target="_blank">@giopicheco</a> di Domenico Giovinazzo @giopicheco
    22 Marzo 2017
    in Politica
    Da sinistra: Pietro Grasso, Sergio Mattarella, Laura Boldrini (Fonte: quirinale.it)

    Da sinistra: Pietro Grasso, Sergio Mattarella, Laura Boldrini (Fonte: quirinale.it)

    Roma – “Fatti gli europei è ora necessario fare l’Europa”. È un intervento ottimista e proiettato a un futuro forse non proprio imminente quello che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pronuncia nell’Aula di Montecitorio in occasione delle celebrazioni del Parlamento per il 60° anniversario dei Trattati di Roma, che cadrà il 25 marzo prossimo. Mattarella è convinto che siano “le persone, particolarmente i giovani che già vivono l’Europa”, a rappresentare “la garanzia dell’irreversibilità della sua integrazione”.

    L’inquilino del Colle si rivolge ai capi di Stato e di governo che si riuniranno al Campidoglio per sottoscrivere la Dichiarazione di Roma, invoca “visioni lungimiranti” come quelle che portarono i padri fondatori a intraprendere il cammino che ci ha portati all’Unione europea, la quale però oggi “appare quasi ripiegata su se stessa”. Sebbene sia “spesso consapevole, nei suoi vertici, dei passi da compiere”, poi si dimostra “incerta nell’intraprendere la rotta”, mentre le servirebbe una “capacità di sperimentare percorsi ulteriori e coraggiosi”.

    Nonostante il proliferare dei nazionalismi, le divisioni su questioni importanti come la gestione dei flussi migratori, il freno di alcuni Paesi, Polonia in testa, a una maggior condivisione di sovranità, non scoraggiano l’inquilino del Colle, secondo il quale sull’integrazione europea serve “una riflessione, la cui necessità è accresciuta” dalla Brexit, ovvero “l’uscita per la prima volta di un Paese, il Regno unito, dall’Unione europea”.

    Di fronte a un abbandono, il presidente rilancia il percorso di ampliamento dell’Ue. A chi ancora si interroga “se sia stato saggio procedere velocemente sulla strada dell’allargamento”, Mattarella risponde che “neppure l’Europa può permettersi di rinviare gli appuntamenti con la storia, quando essi si presentano, né possono prevalere separatezze e, tanto meno, amputazioni”. Al contrario, aggiunge, “va piuttosto praticata e accresciuta la vicendevole responsabilità, la solidarietà nei benefici e negli oneri”.

    L’altro terreno sul quale il capo dello Stato dimostra una visione completamente orientata al futuro è quello delle regole dello stare insieme. Se tutti gli sforzi dei capi di Stato e di governo sono andati in direzione di trovare un percorso di avanzamento a trattati costanti, Mattarella indica invece che “le prove alle quali l’Unione europea è chiamata a tenere testa” – oltre a quella “finanziaria e a quella migratoria”, il presidente cita quelle “ai confini orientali e del Mediterraneo e l’offensiva terroristica” – “pongono con forza l’esigenza di rilanciare la sfida per una riforma dei Trattati”. Una revisione che a suo avviso è “ineludibile, come ha osservato il rapporto del Comitato dei saggi presentato nei giorni scorsi” dalla presidente della Camera, Laura Boldrini.

    La stessa inquilina di Montecitorio, aprendo la celebrazione, ha ricordato che il percorso di integrazione europeo “è fatto di stop&go”. Ha citato le “battute d’arresto” sulla difesa comune, dalla quale si è ripartiti “con i Trattati di Roma”, e sulla Costituzione europea bocciata dai referendum in Francia e Olanda, dalla quale poi si è giunti “al Trattato di Lisbona”. Anche oggi, con la Brexit, siamo di fronte a “un’altra battuta d’arresto”, indica la presidente, “rispetto alla quale dobbiamo reagire” perché si trasformi in “opportunità per un cambiamento”.

    “Se le istituzioni europee non riescono a dare risposte tempestive” ai problemi che vanno affrontati, ammonisce Boldrini, “è perché il progetto di integrazione è ancora incompiuto, è monco”. Per completarlo sarebbe “preferibile proseguire tutti insieme”, sostiene, ma ci sono “differenze” tra i vari Paesi membri “e vanno rispettate”, concede, ma “le riserve di alcuni non possono diventare la paralisi di tutti”.

    Anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, conferma l’apertura alle ipotesi di vari livelli di integrazione, la cosiddetta “Europa a più velocità”. Per Grasso, infatti, la “chiave del futuro sarà nella determinazione a procedere senza lasciare da solo nessuno, ma senza frustrare le ambizioni di chi vuole più Europa in alcune aree”.

    Come Mattarella, anche la seconda carica dello Stato ritiene poi necessario un riassetto istituzionale dell’Ue. Critica l’attuale “potere esecutivo frammentato: Commissione, Consiglio, Eurogruppo, Ecofin, Bce”, e il fatto che tale frammentazione consenta talvolta a questo potere di “sfuggire al controllo democratico”. Per questo chiede un dibattito più approfondito “nei Parlamenti nazionali, tra loro e nel Parlamento europeo” per “migliorare l’assetto istituzionale”, ripensando “quali politiche possano essere svolte dall’Unione e quali invece è più proficuo lasciare a livello nazionale”.

    Tags: 60° trattati di romaallargamentoBoldriniCameracelebrazioniEuropa a più velocitàGrassointegrazioneMattarellaMontecitorioriforma dei trattati UeRoma 2017ue

    Ti potrebbe piacere anche

    paesi terzi sicuri
    Diritti

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    30 Maggio 2025
    Politica Estera

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    30 Maggio 2025
    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)
    Diritti

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    30 Maggio 2025
    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)
    Politica

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    30 Maggio 2025
    Cavie da laboratorio [foto: imagoeconomica, via IA]
    Politica

    Sperimentazione su animali, da marzo 2026 il calendario per lo stop Ue

    30 Maggio 2025
    Fabrizio Spada, responsabile Relazioni istituzionali dell'Ufficio di Collegamento del Parlamento UE in Italia [Roma, 29 maggio 2025]
    Notizie In Breve

    Spada (Parlamento europeo): “Nessun prelievo forzoso ai risparmiatori europei”

    29 Maggio 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    paesi terzi sicuri

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    Un gruppo di 38 eurodeputati chiede alla Commissione europea chiarimenti sulla compatibilità della proposta con il diritto internazionale e sul...

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    30 Maggio 2025

    Brunner: "Creare le condizioni per rientro sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati". L'eliminazione delle sanzioni alla Siria elemento chiave

    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    La stretta sui diritti Lgbtq+, il divieto del Budapest Pride, la legge al vaglio del Parlamento per impedire i finanziamenti...

    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    di Marco La Rocca
    30 Maggio 2025

    Domenica i polacchi alle urne per scegliere il successore del presidente conservatore Andrzej Duda. Trzaskowski parte in vantaggio, ma la...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione