Bruxelles – L’anniversario dei trattati di Roma deve “essere per l’Unione europea l’occasione per una critica profonda e per tracciare un’inversione di rotta”. È quanto chiedono quindici deputati del Parlamento europeo di diverse nazionalità, dei gruppi Sinistra unitaria (GUE) e Socialisti e democratici (S&D), nell’appello con cui aderiscono all’iniziativa “La nostra Europa” promossa da associazioni, movimenti sociali e sindacati.
Crisi migratorie di “dimensioni epocali”, integrazione economica “fondata sui rapporti di forza tra i governi” e inefficacia della cittadinanza europea, secondo i firmatari, hanno causato enormi danni al progetto di integrazione europeo, portando al riemergere di “più crudeli egoismi nazionali”. “A 60 anni dalla firma del trattato di Roma, l’Unione europea si trova ad un crocevia: senza un cambiamento profondo nelle sue politiche e nella sua struttura, rischia di collassare sotto il peso di riemergenti nazionalismi”, ribadiscono i firmatari dell’appello, tra cui figurano gli italiani Sergio Cofferati (S&D), Eleonora Forenza (Gue), Curzio Maltese (Gue), Elly Schlein (S&D) e Barbara Spinelli (Gue).
Infine, gli eurodeputati chiedono alla società civile di “lavorare insieme” per “mettere in campo un’alternativa credibile e costruire quella dimensione sociale, solidale e democratica che ancora manca all’Europa”, invitandola a partecipare agli eventi previsti dal 23 al 25 marzo a Roma promossi da La nostra Europa.