Bruxelles – Nigel Farage e Marine Le Pen che discutono a ruota libera di come smantellare l’Europa. L’incubo dei leader moderati europei si è avverato per circa mezz’ora negli studi di una radio britannica. Farage, nel corso della sua trasmissione su Lbc, ha intervistato la leader del Front National, affrontando tanti temi: dalla Brexit a Trump, passando ovviamente per l’Ue.
“Grazie per averci mostrato la via per uscire da questa enorme prigione che è l’Unione europea”, Le Pen dice a Farage, uno dei maggiori responsabili della Brexit come leader del partito euroscettico Ukip. “La differenza fondamentale tra me e Cameron è che lui ha fatto un referendum per motivi elettorali, per rubare voti allo Ukip. Mentre io voglio davvero che la Francia riprenda le tre sovranità: territoriale, monetaria e legislativa”, sottolinea la leader del Fn. “Ci sarà un referendum: se i francesi non vorranno lasciare l’Ue, allora io farò un passo indietro. Ma al momento niente si può fare all’interno della prigione europea”.
La candidata all’Eliseo parla anche della moneta unica: “L’euro è la moneta delle banche e delle multinazionali, che hanno diffuso grandi paure per spaventare coloro che intendono tornare indietro. La domanda che mi pongo è: può l’euro esistere senza la Francia? Secondo me no. Se la Francia tornasse alla sua moneta, l’euro scomparirebbe. Per questo le banche e alcuni leader europei hanno paura di me”. E difendendosi dall’accusa di aver preso soldi da una banca russa: “Questo non mi obbliga a niente, è l’unica banca che era pronta a darmi del denaro. Le altre evidentemente subivano pressioni politiche per non farlo”.
“Anche i media sono contro di lei, come commenta?”, chiede Farage. “Guardate quello che sta succedendo con Trump negli Stati Uniti”, col quale Le Pen non nasconde di “condividere alcuni punti del programma”, “i media americani non lo sopportano, ma sta governando lo stesso. In Francia la maggior parte dei cittadini non si fida più dei media, quindi non penso sarebbe un grosso problema”, risponde Le Pen. E sul suo rivale Macron: “E’ il venditore della globalizzazione. Propone di aprire le frontiere, vuole creare un ponte tra l’Algeria e l’Europa. Non capisco perché la premier Theresa May l’abbia incontrato: le sue idee sono piuttosto il contrario della Brexit”.
Si parla anche delle prime mosse da presidente della Francia. Le Pen è chiarissima: “Se vincerò, la prima cosa che farò sarà sospendere immediatamente le regole di Schengen: ristabilirò i controlli alle frontiere. Non possiamo continuare a vivere con questa pressione migratoria”. “Non voglio avere una direttiva europea che dà la priorità agli stranieri perché costano meno dei lavoratori nazionali. Questo non ha niente a che vedere con ostilità o razzismo, è solo buon senso”, spiega poi Le Pen, parlando delle ragioni per bloccare ulteriori arrivi in Francia.
“Ma il Front National è un partito diverso ora?”, le chiede Farage, facendo riferimento allo storico antisemitismo del partito. “A causa di ciò ho dovuto escludere dal partito persino mio padre”, gli risponde Le Pen con fare rassicurante. “Non possiamo più accettare parole estremiste che ridicolizzerebbero il lavoro del nostro movimento”. Infine sulla Russia e Putin, Le Pen sostiene “di non avere alcuna preferenza tra Stati Uniti e Russia. Sono contenta che le relazioni tra di loro siano più distese”.