Vi prometto, veramente, miei cari lettori, che ci ho provato seriamente a smettere di criticare le istituzioni e la loro (in)capacità di comunicare visivamente – o se non proprio smettere, almeno di far sì che le critiche fossero meno frequenti. Alcuni amici mi hanno detto: ‘E se un giorno tu volessi andare a lavorare per l’Unione Europea? Se continui a parlarne male, ti farai sempre più nemici!’ Forse hanno ragione, dovrei essere più attenta. Invece no. Tanto, per lavorare nella comunicazione all’interno delle istituzioni – se si esclude il servizio di portavoce – bisogna essere funzionari. Che io li critichi o no.
No, in realtà, la ragione per cui ho cercato di essere meno critica è che ho pensato, miei cari lettori, che voi vi foste stufati. Credevo di aver ripetuto abbastaza la mia opinione a riguardo e pensavo fosse tempo di cambiare. Il fatto che l’ultima volta ho descritto una campagna interessante e di successo doveva essere la prova di questo cambiamento.
Ma sembrerebbe che voi, miei cari lettori, non siete ancora stufi. Al contrario. Infatti continuo a ricevere suggerimenti e i link a video prodotti dalle istituzioni. E allora non riesco a non commentarli. Ci provo, ma mentre li guardo, improvvisamente sento lacrime salire agli occhi, i miei muscoli (quelli rimasti) irrigidirsi e un fiume di pensieri mi entra in testa; questo fiume deve essere messo su carta, o diciamo su schermo; solo allora posso continuare la mia giornata in santa pace. Vi sembro esagerata? Ok, un po’, ma date un’occhiata a questo video.
Mi è stato inviato da un amico che produce video di mestiere – ‘Certo che per un Commissario che si occupa di energia, Oettinger avrebbe davvero bisogno di alzare i suoi livelli energetici!’ mi ha scritto questo amico nella sua mail. E questo è il minimo che si possa dire sul video messaggio che introduce ‘Sustainable Energy Week 2013 – One small step from you, one giant leap for Europe’
Lasciando da parte la tagline abbastanza sdolcinata, il jingle di dieci secondi è carino, ma chi – e ditemi la verità – chi è seriamente riuscito a guardare tutti gli altri 94 secondi?
One small step. Un suo piccolo passo, Commissario Oettinger, e questo video avrebbe potuto essere molto diverso.
L’anno scorso il commissario Potočnik è stato il protagonista di un video simile, quello che introduceva Green Week. Come ho detto allora, quel video mi è piaciuto e funzionava perché è stato girato all’aperto, perché il Commissario ha accettato di interagire con le immagini, perché ha imparato le battute a memoria e quindi sembrava molto più a suo agio e perché il video è stato molto ben diretto e ben montato. Quindi – direte voi – un esempio da seguire no? Invece no. E nemmeno Green Week di quest’anno ne ha seguito l’esempio, aggiungo rattristata. Perché? Era forse considerato troppo stravagante? O troppo sorridente il commissario?
Un suo piccolo passo fuori dal palazzo della Commissione Europea, Commissario Oettinger, magari in un ambiente ‘sostenibile’ – e il messaggio sarebbe apparso più credibile.
Un piccolo passo del suo staff, quello addetto alla comunicazione, Commissario Oettinger, e magari avrebbe suggerito un formato diverso per rendere il tutto (più?) interessante. O forse lo ha fatto, ma non è stato ascoltato.
La voce, lo sfondo, lo zoom digitale con un continuo avanti e indietro che fa venire il mal di mare, devo aggiungere altro o commentare? One giant leap for Europe? Un salto gigante? Direi piuttosto un salto impossibile! Mi fermo qui – adesso che l’ho tirato fuori mi sento molto meglio!
No, seriamente, quello che mi fa imbestialire, come sempre, è che il problema non è la mancanza di capacità; ci sono un sacco di persone capaci nelle istituzioni che si occupano di comunicazione – e molti di loro, tra l’altro, sono frustrati come lo sono io dalle ‘difficoltà’ del loro lavoro. Il problema è la mancanza di volontà a dedicarci più tempo (non denaro, tempo); tempo per ascoltare idee nuove e per mettere in pratica strategie di comunicazione efficaci; tutto questo perché la comunicazione, nonostante quanto si dica, non è una priorità.
Dobbiamo aspettare ad avere un Parlamento europeo pieno di euroscettici per farla diventare una priorità? ‘Sciocco è colui che comincia a preoccuparsi quando il pericolo è passato’ disse una volta una famosa regina, non io.