Bruxelles – Code interminabili, centinaia di ore perse nel traffico e strade intasate sono solo alcuni dei problemi che attanagliano gli automobilisti di tutto il mondo. A dirci quanto tempo in più perdiamo dentro le nostre autovetture, fermi ad aspettare, è il TomTom Traffic index 2017, che misura i livelli di congestione del traffico in 390 città di 48 Paesi. Il Traffic index 2017 prende in considerazione tutto il 2016, servendosi di un database che vanta all’incirca 19 mila miliardi di dati raccolti nel corso degli ultimi nove anni.
La città più trafficata in assoluto in tutto il mondo è Città del Messico, con una congestione che arriva in media a essere del 66% in più rispetto alle condizioni normali di traffico, con picchi del 101% nelle ore serali. Seguono Bangkok (61%) e Jakarta (58%). Dai dati emerge inoltre che al 5° e al 6° posto nella top 10 mondiale si classificano due europee, rispettivamente Łódź (Polonia), con una congestione media del 51% in più rispetto alle condizioni di normalità del traffico, e Bucarest, capitale rumena che registra un livello di congestione pari al 50% in più. Per l’Italia, Palermo si riconferma la città più trafficata, con un 43% di congestione e picchi del 69% nelle ore di punta serali, seguita da Roma (40%) e Messina (39%). In generale emerge che 7 posizioni della top 10 della classifica italiana sono occupate da città del sud Italia, mentre le altre tre, oltre che da Roma, sono occupate da Milano (con una media del 30%, in 6° posizione) e Firenze (al 10° posto, con una media del 26% di traffico).
A livello europeo, dopo Łódź e Bucarest, si trova Mosca. In condizioni di congestione della viabilità, I russi in media impiegano il 44% di tempo in più per percorrere le strade della capitale, rispetto a una situazione di traffico regolare. Tra le migliori capitali europee Amsterdam e Budapest, che insieme registrano un 22% in più di attesa per gli automobilisti, con picchi vicini al 50% per entrambe. Bruxelles si attesta al 38% insieme a Parigi.
A livello globale, il traffico è aumentato del 23% dal 2008 ad oggi, con evidenti differenze tra i vari continenti. In Europa, i dati raccolti da TomTom registrano un aumento del 9% rispetto al 2015, mentre il Nord America è cresciuto del 5%. Il continente africano registra il maggior incremento tra il 2015 e il 2016 insieme ad Asia e Oceania, rispettivamente del 15% e 12%. Il motivo di tali differenze va ricercato soprattutto nell’andamento dell’economia: laddove la crisi economica ha colpito di più i continenti, si è registrato un abbassamento dei livelli del traffico.