Bruxelles – L’Unione europea è pronta a esborsare l’ultima tranche da 600 milioni del prestito da 1,8 miliardi concesso nel 2015 per sostenere il Paese a uscire dalla difficoltà economica causata dalla guerra con i separatisti dell’est del Paese, sostenuti dalla Russia di Vladimir Putin. Lo ha annunciato Jean-Claude Juncker dopo l’incontro con il premier Volodymyr Groysman a Bruxelles. “Il Paese ha attuato negli ultimi 3 anni riforme di grande portata che non erano state fatte prima in 20 anni”, e ha riconosciuto il presidente della Commissione secondo cui ora “i cittadini dopo tanti sforzi hanno il diritto di vedere qualcosa in ritorno”.
Il disborso ci sarà “nelle prossime settimane”, anche se ancora una delle richieste di Bruxelles non è stata soddisfatta: l’abolizione del divieto dell’esportazione di legno grezzo, che è bloccata in Parlamento per l’opposizione dei deputati. Il provvedimento è stato introdotto nell’estate del 2015 con l’intento dichiarato di proteggere le foreste dallo sfruttamento eccessivo, e sostenere l’industria del Paese che così avrebbe esportato prodotti di legno già lavorato. Ma la cosa è stata criticata da diverse aziende europee, alcune delle quali lavorano anche nel Paese. “Il governo ha presentato la richiesta di sollevare il bando, certo la decisione (del disborso, ndr) sarebbe più facile se il Parlamento la approvasse, ma siamo felici del modo in cui il governo sta lavorando” a ottenere questo risultato, ha affermato Juncker secondo cui questo è sufficiente a consentire l’esborso. “Lavoreremo in Parlamento per assicurarci che la legge sia adottata”, ha assicurato Groysman che ha definito “strategica” la cooperazione con l’Ue.