Bruxelles – “Eu60: Re-founding Europe, the responsability to propose” è il titolo dell’iniziativa che l’Istituto affari internazionali, in collaborazione col ministero degli Affari esteri italiano e il Centro studi sul federalismo, ha lanciato in previsione dei festeggiamenti per i 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma, atto iniziale del processo di integrazione europea.
Il progetto coinvolge ricercatori provenienti da diversi think-tank europei, ognuno dei quali offrirà il proprio contributo su un aspetto politico o istituzionale dell’Unione europea, con l’obiettivo di avanzare proposte in grado di rilanciare il processo di integrazione. Un programma che mira, inoltre, a indagare l’opportunità e le modalità di un’iniziativa congiunta dei sei Paesi fondatori della Comunità europea (Francia, Italia, Belgio, Germania, Paesi bassi e Lussemburgo), per farsi promotori delle soluzioni da adottare per risolvere i problemi della governance del Continente.
In vista di una conferenza internazionale, che si terrà al ministero degli Esteri il prossimo marzo, l’Istituto affari internazionali presenterà i risultati del progetto, pubblicando i contributi provenienti dalle diverse organizzazioni partecipanti, insieme a una relazione conclusiva che sintetizzerà le principali raccomandazioni politiche rivolte ai rappresentanti degli Stati membri, i quali si riuniranno in Italia per le celebrazioni dei Trattati di Roma.
I primi due contributi, di Sven Biscop (Egmont Institute) e Barbara Lippert (Stiftung Wissenschaft und Politik, SWP), affrontano rispettivamente i temi della difesa europea e della politica di allargamento, analizzandone le criticità e presentando i possibili sviluppi in un’ottica di integrazione a due velocità.