Bruxelles – Gli eccessivi livelli di smog potrebbero costare all’Italia una multa da centinaia di milioni di euro. Come anticipato da La Stampa e poi confermato dall’Ansa, la Commissione europea ha intenzione di portare avanti la procedura d’infrazione aperta nel maggio di due anni fa per lo sforamento dei livelli massimi di diossido di azoto (NO2) previsti dalla direttiva 2008/50. Il parere motivato, seconda tappa della procedura d’infrazione, potrebbe essere inviato a Roma già il 15 febbraio, quando la Commissione adotterà il proprio pacchetto mensile d’infrazioni. La procedura sul NO2, prodotto principalmente dal traffico stradale, riguarda 15 città in 7 regioni diverse: Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Toscana e Sicilia.
Sembra invece che la Commissione prenderà tempo sul procedimento aperto nei confronti dell’Italia per lo sforamento dei livelli di PM10 consentiti. L’infrazione, aperta nel 2014 e aggiornata nel giugno scorso, riguarda i livelli d’inquinamento in 12 regioni fra il 2008 e il 2012, ma l’Italia contesta che, a causa della situazione orografica delle zone interessate (e in particolare della Pianura Padana), non è possibile ottenere gli stessi risultati che in altri Paesi a parità di misure adottate.