Bruxelles – Le commissioni Ambiente e Affari esteri del Parlamento europeo hanno votato una risoluzione che evidenzia da un lato la crescente importanza geopolitica della regione artica, dall’altro i danni causati dai cambiamenti climatici. La risoluzione afferma che negli ultimi 35 anni il livello dei ghiacci della banchisa artica è diminuito di circa il 40%.
“L’Unione europea ha bisogno di una politica di forte cooperazione per l’Artico”, ha dichiarato il co-relatore della risoluzione della commissione Ambiente, Sirpa Pietikainen (Ppe), aggiungendo che “da un lato siamo influenzati dai cambiamenti del clima e delle condizioni di vita causate dallo scioglimento dei ghiacci, dall’altro siamo tra i maggiori responsabili delle emissioni di inquinanti nell’atmosfera artica”.
I membri del Parlamento chiedono anche “garanzie rigorose al fine di rispettare e proteggere i diritti fondamentali dei popoli indigeni, garantendo loro il diritto di partecipare al processo decisionale in materia di estrazione di risorse naturali”. Inoltre, la risoluzione invita la Commissione e gli Stati membri a lavorare insieme per vietare l’uso dell’olio combustibile pesante nei trasporti marittimi, così come previsto dalla Convenzione per la prevenzione dell’inquinamento causato dalle navi.
“L’Artico è stato a lungo una zona importante per la cooperazione internazionale ed è rimasta una regione a bassa tensione”, ha detto il relatore della commissione Affari esteri, Urmas Paet (Alde), ricordando che “vi è la necessità di evitare la militarizzazione dell’Artico”. Sull’importanza geopolitica dell’Artico, gli europarlamentari invitano infine a tenere conto delle conseguenze derivanti dai cambiamenti climatici e dallo scioglimento dei ghiacci, come le nuove rotte per la pesca e la navigazione. “La forza militare della Russia nella regione, la costruzione e riapertura di nuove basi, come anche la creazione di un distretto militare artico della Russia” sono punti da prendere in estrema considerazione e su cui prestare la massima attenzione, affermano i deputati.