Bruxelles – L’intenzione del presidente Usa Donald Trump di nominare come ambasciatore presso l’Unione europea Ted Malloch ha scatenato forti polemiche a Bruxelles. Sia i socialisti che i popolari al Parlamento europeo hanno chiesto che se la sua scelta dovesse essere confermata l’Ue dovrebbe rifiutare di accettarne le credenziali.
“Nella mia carriera precedente ho avuto un posto da diplomatico dal quale ho aiutato a far cadere l’Unione sovietica. Dunque, può darsi che ci sia un’altra Unione che deve essere un po’ addomesticata”, aveva detto, tra le altre cose, Malloch in un’intervista alla Bbc, in un’altra aveva affermato che l’euro “potrebbe fare crac in un anno, un anno e mezzo”.
E le reazioni dei deputati non si sono fatte attendere. “A nome del Ppe vorrei dire che se ci dovesse essere un ambasciatore americano che mette in dubbio l’euro e auspica la fine dell’Europa allora questi non può essere accreditato dalle istituzioni Ue”, ha dichiarato in Aula il capogruppo popolare Manfred Weber, secondo cui “non possiamo collaborare con un partner così”. “Se fosse nominato non sarebbe persona gradita, non posso gradire chi prima ancora di essere nominato dice io andrò lì per distruggere”, ha affermato poi Gianni Pittella, parlando a nome del Socialisti e Democratici. A inizio della seduta era stato il socialista tedesco Jo Leinen a chiedere a Commissione e Consiglio, le due istituzioni che hanno il compito di accettare congiuntamente l’eventuale nomina, di “rifiutare l’ambasciatore che ha mostrato ostilità verso l’Unione europea e le idee centrali della nostra integrazione”, e di definirlo “persona non grata”.
Il leader del Gruppo S&D Pittella, come anche quello del Ppe Weber e dei liberali Guy Verhofstadt, hanno anche inviato ognuno una lettera ai presidenti di Commissione europea e Consiglio chiedendo di bocciare l’eventuale nomina.
A prendere le difese di Malloch solo l’euroscettico britannico Nigel Farage (che avrebbe suggerito a Trump il suo nome per quel posto), che ha bollato come “comunista” la richiesta di Leinen aggiungendo che sarebbe stato sarebbe “bizzarro bandire Malloch da qualunque impegno con l’Ue visto che non è stato nemmeno ancora nominato”.