Bruxelles – Dopo giorni di sofferenze, freddo e neve per i circa settemila rifugiati bloccati nei Balcani, arriva l’appello all’Europa da parte delle Nazioni Unite. L’agenzia dell’Onu che si occupa dei rifugiati, l’Unhcr, chiede un intervento immediato da parte delle autorità europee per risolvere l’emergenza in Grecia e in Serbia e altri Paesi dell’area.
“Salvare vite umane deve essere una priorità e gli Stati in Europa hanno il dovere di assistere e proteggere rifugiati e migranti che stanno affrontando le difficili condizioni invernali, in particolare ci sono persone che sono a rischio congelamento”, scrive l’Unhcr in una nota.
Ad essere più in pericolo di vita sono “circa mille persone, incluse famiglie con bambini piccoli che continuano a vivere in dormitori e tende non riscaldati”, ha ricordato la portavoce dell’Unhcr Cécile Pouilly.
Se non si interviene subito si rischia che alle quattro pesone morte in questi giorni, due uomini iracheni, una donna somala e un afgano, se ne aggiungano altri. Per evitare che migliaia di persone rischino la vita al freddo e a temperature inumane, secondo la portavoce c’è bisogno di “aprire più corridoi umanitari per accogliere le persone che cercano protezione”.