Bruxelles – È considerata da molti osservatori una possibilità concreta per arrivare alla riunificazione di Cipro. Del futuro dell’isola si sta discutendo nella conferenza multilaterale in corso in queste ore a Ginevra, in Svizzera, tra i ministri degli Esteri di Regno Unito, Grecia e Turchia, rappresentati questi ultimi rispettivamente dal presidente greco-cipriota Nicos Anastasiades e dal presidente della controparte turca Mustafa Akinci.
C’è ancora molta prudenza, ma il processo sembra avviarsi verso una svolta. A riconoscerlo è stato Anastasiades scrivendo mercoledì su Twitter che il fatto che le due parti “hanno presentato le mappe” di come potrebbe essere una divisione “amministrativa” dopo la riunificazione “rappresenta una pietra miliare nella storia del problema di Cipro. Continuiamo”, ha aggiunto, “a cercare di soddisfare tutte le aspettative dei cittadini ciprioti”.
La fase conclusiva dei negoziati di pace su Cipro è iniziata lunedì 9 gennaio, come ultimo tassello di 18 mesi di tira e molla tra la due parti in cui si divide il Paese: quella turco-cipriota (220 mila abitanti), de facto sotto il potere della Repubblica Turca di Cipro Nord, e quella greco-cipriota (800 mila persone), governata dalla Repubblica di Cipro.
Si tratta dei primi negoziati diretti dal 1974, da quando cioè l’isola fu spaccata in due da una linea verde, l’area demilitarizzata posta sotto la protezione dell’Onu dopo l’intervento dell’esercito turco nell’isola.
Dopo 43 anni di divisione il traguardo sembra avvicinarsi. Tuttavia, come ha detto il portavoce di Anastasiades ai giornalisti “Non ci troviamo alla fine del percorso, ma all’inizio di negoziati su un capitolo molto importante del problema cipriota”, riporta il quotidiano “Euobserver”.
C’è fiducia da entrambe le parti che si possa giungere a una conclusione positiva, ma alcuni nodi restano: la sicurezza e la presenza dell’esercito turco sull’isola. La Turchia ha ancora 40 mila soldati nella parte settentrionale dell’isola. I greco-ciprioti vogliono che Ankara ritiri l’esercito, ma la controparte turca non sembra ancora intenzionata ad accettare questa richiesta.
Anche l’Europa sta facendo la sua parte per aiutare la riunificazione di Cipro, che viene vista da Bruxelles con favore per garantire maggiore sicurezza e stabilità nell’area. Anche il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker è a Ginevra per i negoziati, insieme all’Alto Rappresentante per la politica estera dell’Ue Federica Mogherini.
“Quando si tratta di pace c’è bisogno di prendersi dei rischi”, ha dichiarato Juncker, “Coloro che non rischiano in realtà stanno incappando nel rischio più grande”.