Bruxelles – Ucciso ad Ankara l’ambasciatore russo in Turchia, Andrey Karlov, mentre stava tenendo un discorso durante un’inaugurazione di una mostra di fotografie. L’assassino, che sarebbe entrato nell’edificio fingendosi poliziotto e mostrando un tesserino, secondo le prime ipotesi sarebbe un estremista islamico. Ha sparato contro l’ambasciatore al grido: “Questo è il conto per la Siria”, e “noi moriamo ad Aleppo, tu muori qui”. Inutili i tentativi di rianimare l’ambasciatore che è morto poco dopo l’assalto.
L’aggressore, che continuava a sparare al grido “non uscirò vivo da qui, non vi avvicinate!”, è stato ucciso dalle forze speciali turche che hanno fatto irruzione nell’edificio. L’assassino era un diplomato del 2014 dell’accademia di polizia Rustu Unsal di Smirne, si chiamava Mert Altintas, aveva 22 anni.
“Sono rimasta profondamente scioccata nel sentire dell’attacco inconcepibile contro l’ambasciatore Andrei Karlov ad Ankara”, ha affermato l’Alto rappresentante Ue, Federica Mogherini, in un messaggio inviato al ministro degli esteri russo Sergey Lavrov, in cui ha espresso le condoglianze dell’Europa alla famiglia, ai colleghi e alla famiglia dell’ambasciatore. L’Unione europea”, ha continuato Mogherini, “condanna con nel modo più forte possibile questo attacco contro il vostra rappresentante in Turchia”, e per questo “vogliamo esprimere la nostra solidarietà con la Russia di fronte a questo atto criminale di violenza”. Il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, ha chiesto di “chiarire pienamente dinamiche e responsabilità” di questo omicidio.
Expressed to #Russia FM Lavrov EU condolences for unconceivable killing of Ambassador Karlov. Also in contact with #Turkey authorities
— Federica Mogherini (@FedericaMog) December 19, 2016
Strongly condemn murder of RU amb to TK Andrei Karlov. Condolences to his family. Dynamics&responsibilities of this must be fully clarified
— Ex EP President (@EP_PresSchulz) December 19, 2016