Bruxelles – “Dobbiamo gestire i flussi migratori con umanità, nel rispetto dei nostri valori. La Fortezza europa non sta funzionando”. A sconfessare le politiche europee che rispondono all’aumento dei flussi migratori con la chiusura delle frontiere esterne è l’eurodeputato liberale dell’Alde Louis Michel, durante la cerimonia di apertura a Nairobi della trentaduesima sessione dell’assemblea parlamentare congiunta (Joint Parliamentary Assembly, Jpa) tra l’Unione europea e 79 Paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico. Michel, co-presidente dell’assemblea in cui l’Europa incontra i Paesi in via di sviluppo, ha ricordato che “la storia dell’umanità è la storia delle migrazioni” e che un momento storico in cui non ci siano spostamenti di persone da una parte all’altro del mondo “non è mai esistito e mai esisterà”.
Fermare il flusso migratorio, nonostante gli sforzi dell’Europa, secondo Michel è impossibile perché “nessuna misura coercitiva, repressiva o di sicurezza potrà fermare gli esseri umani dal cercare la proprio fortuna” e quindi una vita migliore.
Durante l’incontro annuale tra l’Europa e l’Africa, aperto dal presidente keniano Uhuru Muigai Kenyatta, l’altro co-presidente africano dell’assemblea Netty Baldeh del Gambia ha ricordato l’importanza di questa relazione che unisce i due continenti gli appuntamenti del parlamento europeo su due temi centrali per l’Africa. Mercoledì prossimo infatti il Parlamento europeo voterà due risoluzioni sull’impatto dell’Uragano Matthew a Haiti e sulla situazione post-elettorale in Gabon.