Bruxelles – I deputati europei non saranno più soltanto spettatori dei negoziati sulla Brexit, ma verranno invitati ai tavoli delle riunioni preparatorie degli sherpa dei Ventisette. Dopo le pressioni di Martin Schulz e dell’Aula di Strasburgo, i leader Ue hanno acconsentito, dopo una breve discussione a Ventisette al termine del Summit, a dare un ruolo maggiore ai deputati nelle trattative per il divorzio della Gran Bretagna dall’Unione. I negoziati saranno condotti dalla squadra della Commissione, guidata dal francese Michel Barnier, ma i deputati avranno un coinvolgimento maggiore. “Forse non è abbastanza”, ha riconosciuto il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, “ma credo sia un metodo costruttivo per procedere”. Secondo quanto contenuto in un annesso alle conclusioni del Vertice, “i rappresenti dei 27 capi di Stato e di governo, gli sherpas, saranno coinvolti nella preparazione delle riunioni” dei Consigli europeo dedicate al tema, e “saranno convocati quando necessario”, e “i rappresentanti del Parlamento saranno invitati a queste riunioni preparatorie”.
“Sostanzialmente abbiamo deciso che quando sarà attivato l’articolo 50 sarà il Consiglio europeo a individuare le linee guida” delle trattative che “saranno condotte dalla Commissione”, ha spiegato il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, assicurando che l’Italia “ha sostenuto la partecipazione del Parlamento europeo” alle riunioni.