Secondo i dati di Eurostat soltanto Cirpo e Grecia hanno avuto un aumento più elevato
Stangata anche sul gas, ma qui siamo in linea con la media Ue: il prezzo è aumentato del 10,6%
Bollette sempre più care per gli italiani, con il costo dell’energia elettrica cresciuto di oltre il 10% in un anno. Nella seconda metà del 2012, il costo dell’elettricità per le famiglie è arrivato a 0,23 euro a kilowattora (23 euro per 100 kilowattora), l’11,2% in più rispetto alla seconda metà del 2011. Lo rileva l’Eurostat nei dati sull’andamento dei prezzi dell’energia diffusi oggi. Riferiti alla variazione annua tra il secondo semestre 2011 e il secondo semestre 2012, i dati mettono in risalto quella che per il nostro Paese si configura come una vera e propria stangata: il differenziale annuale per l’Eurozona è del 6,1%, mentre quello dell’Ue è del 6,6%. In Italia, insomma, il costo dell’elettricità è aumentato il doppio rispetto alla media comunitaria.
Peggio del nostro Paese, per aumento, solo Cipro (+20,6%) e Grecia (+14,5%), con l’Italia che per prezzi risulta il quarto più caro dell’Unione europea: a pagare più delle famiglie italiane sono quelle danesi (29,7 euro per 100 kiloWattora), quelle cipriote (29,1 euro per 100 kiloWattora) e quelle tedesche (26,8 euro per 100 kiloWattora). Elevato anche il rialzo del prezzo del gas: le famiglie italiane nella seconda metà del 2012 lo hanno pagato il 10,6% in più rispetto agli ultimi sei mesi del 2011, contro un +10,3% dell’Europa a diciassette e a ventisette.
R. G.
Guarda la tabella di Eurostat (clicca per ingrandire)