Roma – “Come la Brexit, la vittoria di Donald Trump ancora una volta ci ha colto di sorpresa. Eravamo per lo più convinti che un approccio ragionevole al dibattito politico avrebbe prevalso su un discorso populista”. Si apre così l’appello per salvare l’Europa e per fermare i populismi pubblicato oggi sul quotidiano La Repubblica e sottoscritto dal sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi insieme con diversi politici, intellettuali, uomini d’arte e di cultura. Tra i quali Guillaume Klossa, Daniel Cohn-Bendit, Felipe Gonzalez, Robert Menasse, Roberto Saviano, David Van Reybrouck, Guy Verhofstadt, Wim Wenders. Per i firmatari, “al rischio di disgregazione dell’Unione Europea, causato dalla Brexit, si aggiunge quello di un allontanamento progressivo tra gli Stati Uniti e l’Ue e della fine del mondo costruito nel dopoguerra, basato sul multilateralismo e sulla leadership benevola degli Stati Uniti”.
“Questi eventi non possono che galvanizzare i populisti del Vecchio continente, in vista degli appuntamenti elettorali o degli importanti referendum che si terranno nei prossimi mesi in Austria, Italia, Paesi Bassi, Francia e Germania. Ovunque, i partiti moderati sono minacciati. È dunque urgente agire”, scrivono ancora i sottoscrittori dell’appello. “Nessuno dei nostri Stati ha gli strumenti per trovare, da solo, soluzioni a queste sfide”, sottolineano. “Ora più che mai, l’unità europea è indispensabile. L’urgenza è quella di trovare il modo di riconciliare i cittadini con il progetto europeo e di inventare l’Europa del futuro, capace di offrire speranza per tutti. L’Europa del futuro deve avere il cittadino nel cuore, e dimostrare che serve in modo efficace gli interessi di tutti i cittadini europei, e non solo delle proprie élite”.