Bruxelles – Il Mannekenpis è della Lazio. O meglio: lo sarà. Il 9 gennaio 2017 il bambino che fa pipì simbolo di Bruxelles indosserà per un giorno la maglia bianco-celeste, in occasione dell’anniversario della fondazione della Società polisportiva romana nota in particolare per la sua sezione calcistica. Un avvenimento storico, dato che mai la celebre scultura si è mostrata al pubblico con l’uniforme di una squadra di calcio italiana. Un avvenimero carico anche di significato simbolico, poiché testimonia i legami tra la Lazio e Bruxelles. E’ qui visse e morì uno dei fondatori della polisportiva, Luigi Bigiarelli, a cui è intitolato il club dei sostenitori bianco-celesti residenti nella capitale belga. E’ qui che Bigiarelli ancora oggi riposa, nel cimitero di Ixelles.
Nel Manneken batte anche un cuore torinista, quel vecchio cuore granata proprio del Torino, di cui il la celebre statuina vestirà la maglia il 4 maggio, nel giorno del ricordo della strage di Superga e dell’incidente aereo in cui ha perso la vita tutto la squadra degli “invincibili” del grande Torino. Il Toro Club Europa Granata Bruxelles ha raggiunto l’accordo con le autorità cittadine e prepara la sua giornata. Prevista la presenza del club, più rappresentanti dei tifosi dell’Union Saint-Gillois, squadra di Bruxelles, i cui supporters sono gemellati con quelli del Toro.
Il Mannekenpis è una scultura in bronzo realizzata agli inizi del XVII secolo da Hieronimus Duquesnoy il vecchio. La statua, alta 61 centimetri, è parte di una fontana situata al centro della città, nota in tutto il mondo. Nel tempo è stata vestita più e più volte, facendo della vestizione una vera e propria usanza cittadina. Le foto col celebre vestito di Babbo Natale, o in divisa da marinaio, o ancora in versione “Zio Sam”, sono solo alcune delle tante in circolazione. Il 9 gennaio 2017, a partire dalle 12 e fino alle 18, ne circolerà un’altra, con la maglia della Lazio. E il 4 maggio si potrà ammirare con il completino del Toro. Una volta svestiti i panni bianco-celesti prima e quelli granata poi finiranno nel museo dei vestiti del Mannekenpis, ospitato all’interno dell’hotel de ville, nella suggestiva Grand Place, e qui resteranno conservati. Real Madrid, Barcellona, Athletic Bilbao, Anderlecht, Union Saint-Gillois e Sporting Gijon. E poi ovviamente la nazionale di calcio belga. Queste le maglie di football indossate finora dal bimbo intento a fare pipi’. La Lazio sarà dunque la prima squadra della capitale belga a far vestire i colori di una formazione italiana alla scultura-simbolo di Bruxelles.
“Tengo a ringraziare il Torino per questo”, sottolinea Federico Eichberg, vicepresidente della Polisportiva Lazio. “Ci hanno concesso la possibilità di essere noi i primi a vestirlo”. Per il giorno dell’aquila saranno presenti il presidente della Polisportiva Lazio, Antonio Buccioni, e lo stesso Eichberg. Possibile anche la presenza del calciatore Lucas Biglia, attuale capitano della Lazio ed ex giocatore dell’Andelecht, il team di Bruxelles più titolato del regno. La storia professionale di Biglia è all’insegna di quel legame che unisce la Lazio e Bruxelles, e averlo il 9 gennaio darebbe maggiore valenza all’evento. Dipenderà però dagli impegni della squadra: i calendari di anticipi e posticipi di serie A per quel turno di campionato non sono stati ancora definiti.
Il popolo laziale si gode comunque l’avvenimento. Vestire di biancoceleste il simbolo di Bruxelles “è un’emozione indescrivibile per tutti gli sportivi biancocelesti ma soprattutto per chi a Bruxelles vive portando l’aquila nel cuore”, il commento di Alberto Simeoni, del direttivo del Lazio Club Bruxelles Europa. Il Mannekenpis in bianco-celeste “è motivo di orgoglio ancora più grande perché sappiamo trattarsi di un riconoscimento non solo per la S.S.Lazio ma per tutta la realtà sportiva romana e nazionale, visto che saremo il primo club di Roma e d’Italia ad avere questo privilegio”. Appuntamento dunque per il 9 gennaio. Ma non dimenticate di segnare sul calendario anche il 4 maggio.