Per il ministro agli Affari europei un’imposta del genere è un’idea sul tavolo delle trattative
Domani il primo Consiglio europeo per Letta, ma “conosce già molto bene la realtà dell’Ue”
Il mercato unico dell’energia è imprescindibile, perché è una questione storica. La lotta all’evasione fiscale una necessità, per rendere più equa e socialmente sostenibile la politica del rigore imposta dalla crisi, e si può pensare anche a qualche nuovo regime fiscale per l’economia “2.0”. Così Enzo Moavero Milanesi sintetizza le esigenze del vertice che verrà domani. Il ministro per gli Affari europei parla alla vigilia della riunione dei capi di Stato e di governo dei paesi dell’Ue, che dovrà fornire spunti (decisioni non sono previste) su come risolvere due dei punti deboli dell’Europa. Da una parte c’è il mercato dell’energia, questione che tocca il nostro Paese più da vicino di tanti altri. “Abbiamo il costo medio più elevato di tutti”, rileva Moavero. “Questo è un problema per le famiglie, e per un paese che ha la seconda industria manifatturiera d’Europa”. Ma soprattutto è un problema decennale a cui l’Europa non riesce a trovare una soluzione. Quella del mercato dell’energia, lamenta Moavero, “è un’idea antica, che risale agli anni Settanta, quando gli shock energetici dimostrarono che l’Europa era ancora non Europa, con ognuno che prese la propria strada determinando il mercato frammentato che ancora oggi abbiamo”.
Poi c’è il fisco, tema entrato solo in un secondo momento all’interno di un vertice Ue pensato inizialmente solo per affrontare questioni energetiche. “E’ importante assicurare che non ci siano elusioni né frodi”, rimarca il ministro per gli Affari europei. “E’ importante che tutti i soggetti contribuenti procedano al rispetto dei propri obblighi”, soprattutto in periodo di crisi e rigore. Servono politiche comuni, e domani si cercherà di piegare le ultime resistenze austriache allo scambio di informazioni sui conti bancari. “L’impressione è che tra i partner europei e quelli non dell’Ue ma pur sempre europei ci sia il riconoscimento a procedere lungo linee di cooperazione tra autorità fiscali”. Si capirà solo domani quanto queste impressioni siano giuste o meno. Intanto l’Italia lancia l’idea di intervenire con prelievi sull’economia “2.0”. Moavero parla di tassazione dell’economia digitale. “Può essere un elemento di cui tener conto” nella discussione più ampia della strategia Ue. Quindi assicura: l’Italia sarà all’altezza della situazione. Quello di domani sarà il primo vertice europeo per il nuovo governo e il suo presidente del Consiglio, ma “Enrico Letta ha già avuto viaggi nelle capitali europee, e già conosce molto bene la realtà europea”.