Roma – Sospendere l’applicazione della direttiva Bolkestein ai venditori ambulanti fino al 2020 e impegnarsi in sede europea per eliminare l’obbligo di indire bandi anche per le licenze di commercio sul suolo pubblico. Saranno queste le richieste che Virginia Raggi, sindaca di Roma, dovrà avanzare al presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Lo prevede una mozione del Consiglio capitolino approvata ieri a larghissima maggioranza, in una seduta movimentata dalla nutrita presenza di commercianti, dai quali sono provenute minacce (“te sfonnamo”, in italiano “ti sfondiamo”) all’indirizzo del consigliere di minoranza Alessandro Onorato, intervenuto contro la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle.
Poco più di un mese fa, gli ambulanti romani erano scesi in piazza sul piede di guerra contro la direttiva europea approvata su iniziativa della Commissione Prodi – e recepita dall’Italia nel 2010 – allo scopo di favorire la competitività e la crescita economica, evitando sacche di privilegi nel settore dei servizi. Per effetto di questa normativa, le concessioni per il commercio sul suolo pubblico devono essere rinnovate con una gara entro maggio prossimo, ma l’attuale maggioranza pentastellata in Campidoglio vorrebbe prorogare le licenze ai concessionari attuali per 3 anni – servirebbe però l’avallo di una legge nazionale – e nel frattempo chiedere al governo di impegnarsi per cambiare la direttiva Bolkestein, escludendo appunto le licenze per gli ambulanti dall’obbligo di gara pubblica.
I rapporti non proprio idilliaci tra la sindaca Raggi e il premier Renzi, confermati dall’odierna stretta di mano fugace tra i due davanti all’Altare della Patria, nel corso della celebrazione del Giorno dell’Unità nazionale e delle Forze armate, lascerebbero pensare a una chiusura da parte del capo dell’esecutivo. Tuttavia, a un mese esatto dal referendum costituzionale, per l’inquilino di Palazzo Chigi è importante non inimicarsi un’intera categoria di piccoli commercianti. È possibile dunque che il premier si mostri almeno disponibile ad affrontare la questione.