Bruxelles – Nel 2015 l’Ue e gli Stati membri hanno versato 17,6 miliardi di euro per aiutare i paesi in via di sviluppo a ridurre le loro emissioni di gas serra e far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici. Lo ha confermato l’ultima riunione del Comitato economico e finanziario dell’Ue, in vista di una conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP22), che si terrà a Marrakech dal 7 al 18 novembre. L’aumento rispetto al 2014 è stato di 3,1 miliardi, il che dimostra “la determinazione dell’Ue ad aumentare il proprio contributo ai finanziamenti internazionali per il clima al fine di conseguire l’obiettivo, stabilito per i paesi industrializzati, di mobilitare 100 miliardi di dollari all’anno entro il 2020 e di estendere tale periodo fino al 2025”, scrive il Consiglio dell’Unione europea in una nota.
“In risposta all’esito della conferenza di Parigi del 2015, gli Stati membri accolgono inoltre con particolare favore la “tabella di marcia” concreta elaborata dai paesi sviluppati, che illustra le misure adottate da questi ultimi per conseguire l’obiettivo di 100 miliardi di dollari”, continua il comunicato.