Bruxelles – Non parte benissimo il primo Consiglio europeo della premier britannica Theresa May. L’attenzione è tutta rivolta alla Brexit, sulla quale la premier farà una dichiarazione questa sera, ovviamente, anche se ancora per oltre due anni almeno la Gran Bretagna giocherà la sua parte sul tavolo a ventotto.
La linea dei leader europei è sempre la stessa: tocca a Londra fare la prima mossa, cioè attivare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona per avviare la separazione, e fino a quel momento May non può aspettarsi nessun tipo di apertura al confronto.
Il presidente francese François Hollande, interpellato dai giornalisti all’entrata del Consiglio ripete: “L’ho detto molto fermamente: la signora Theresa May vuole una Brexit dura? La negoziazione sarà dura”. Ci si mostra assertivi e pronti a qualsiasi tipo di negoziato, i Ventisette vogliono dare un’immagine di forza e coesione.
May arriva mettendo in chiaro il suo ruolo: “Sono qui con un messaggio molto chiaro -annuncia -: il Regno Unito sta lasciando l’Unione europea, ma noi continueremo a svolgere un ruolo pieno fino a quando non usciamo e saremo un partner forte e affidabile dopo che aavremo lasciato. È nell’interesse sia del Regno Unito che l’Unione europea che continuiamo a lavorare a stretto contatto, a partire da questo vertice”.
Tenta di fare il padrone di casa educato Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo. “Lasciatemi dire che sarò molto felice di dare il benvenuto al primo ministro Theresa May”. Il polacco rileva che “alcuni media hanno descritto il suo primo Consiglio europeo come entrare tana del leone, non è vero. È più simile a un nido di colombe, basta guardare a me, penso sia ovvio anche per voi, e potete essere sicuri che sarà assolutamente al sicuro con noi”. Poi tenta di spingere May al ripensamento, quando dice di sperare che “lei si renderà conto che l’Unione europea è ancora la migliore compagnia del il mondo”.
Poi è il turno della cancelliera Angela Merkel, che getta acqua sul fuoco. “Daremo il benvenuto per la prima volta al primo ministro britannico, e a breve discuteremo di Brexit, ma stiamo aspettando l’attivazione dell’articolo 50”. Poi Merkel sottolinea che “sta alla Gran Bretagna comunicare come vogliono affrontare la questione. Il promo ministro ha detto che non succederà prima della fine di marzo prossimo, dunque – dice smorzando i toni – non c’è bisogno di entrare nei dettagli adesso”.