Bruxelles – La discussione sulla politica commerciale dell’Unione europea era già in programma, ma nessuno si aspettava che sarebbe diventata centrale visto il veto posto dalla Vallonia all’approvazione del Ceta, l’accordo di libero scambio tra Ue e Canada. Con il Belgio che non può dare il suo consenso se prima non si rassicura la sua regione francofona i leader Ue dovranno provare a trovare una soluzione last minute, visto che la data fatidica del summit con Ottawa, il prossimo 27 ottobre, si avvicina sempre di più. “C’è ancora lavoro da fare, ma spero che troveremo il modo di andare avanti”, ha scritto il presidente Donald Tusk nella sua lettera di invito ai 28 Capi di Stato e di governo. “Sono convinto che insieme possiamo avere una politica commerciale che sia adatta alle preoccupazioni di oggi e alle sfide di domani”, ha aggiunto.
I leader Ue affronteranno anche la questione Russia, dopo che i ministri degli Esteri ieri hanno condannato le azioni di Mosca in Siria, accusando Vladimir Putin di essere responsabile della situazione di Aleppo, pur senza arrivare a chiedere nuove sanzioni contro Mosca. Per Tusk “l’obiettivo è di affrontare le nostre relazioni globali e di lungo termine con questo importante vicino”, e per farlo “la nostra maggiore forza è di restare uniti”. Ma sul tema i leader europei sono divisi tra i falchi che insistono sul portare avanti le sanzioni per l’aggressione all’Ucraina, e altri, tra cui l’Italia, che vorrebbero che i rapporti andassero verso una distensione graduale. A Bruxelles per ora ci sarà una discussione “strategica”, la definisce Tusk, visto che la decisione sul prolungamento delle sanzioni dovrà essere presa nel Summit di dicembre.
Altro tema nell’agenda del Vertice la questione migranti. Il tema verrà affrontato dal punto di vista dei cosiddetti Migration Compact, gli accordi tra l’Ue e i Paesi africani per ridurre i flussi verso l’Europa. “Stiamo lentamente girando l’angolo”, afferma Tusk secondo cui i risultato dell’azione europea “si vedono soprattutto nella rotta orientale, dove c’è stato un calo del 98% dell’ingresso di migranti irregolari”, in seguito al piano d’azione comune con la Turchia. Ma è la rotta del Mediterraneo centrale che continua a preoccupare, quella da cui arrivano i migranti economici. Lì, ha precisato il presidente del Consiglio europeo, “gli arrivi sono agli stessi livelli di 2014 e 2015” ed è per questo che il Vertice “dovrà focalizzarsi in particolare sul lavoro fatto con i Paesi di origine e di transito in Africa”.
A Bruxelles sarà anche la prima volta di Theresa May, la premier che dovrà condurre il Regno Unito verso la Brexit. E da lei è atteso un aggiornamento sulle intenzioni del governo su quando lanciare dell’articolo 50 e dare il via ai negoziati per la separazione. In agenda infine anche un aggiornamento da parte del premier dei Paesi Bassi, Mark Rutte, sulla questione dell’accordo di associazione tra Ue e Ucraina che l’Olanda ha deciso di non sottoscrivere. Un’altra grana da risolvere per i Ventotto che sono alla ricerca di un modo per bypassare Amsterdam e andare avanti senza di lei.