Roma – “La strategia per il Mercato unico digitale punta a rendere disponibile la banda ultra larga” per le connessioni a internet “almeno per la metà degli europei entro i prossimi quattro anni”, e per centrare l’obbiettivo “potremmo ben avere bisogno di soldi pubblici per realizzare gli investimenti” necessari. È quanto ha sostenuto la commissaria europea per la concorrenza, Margrethe Vestager, nel suo intervento alla conferenza organizzata dall’International Bar Association a Firenze.
“Le regole sugli aiuti di Stato possono garantire che quel denaro” pubblico “sia usato in modo da non minare la concorrenza”, ha proseguito Vestager, citando proprio “l’esempio dell’Italia, che sta pianificando di spendere circa 4 miliardi di euro per espandere l’accesso all’Internet ultra-veloce”. La commissaria ha ricordato di aver “lavorato insieme al governo italiano per assicurare che, chiunque costruisca le nuove linee a banda larga, tutti gli operatori possano essere in grado di usarle per offrire servizi ai consumatori”.
Il piano dell’esecutivo prevede lo stanziamento di risorse destinate a portare la rete-ultra veloce anche nelle aree a ‘fallimento di mercato’, quelle poco appetibili a causa dei limitati ritorni previsti per gli investitori. Inoltre, come confermato recentemente dal ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, si stanno studiando dei voucher per le famiglie finalizzati a incrementare la domanda di connessioni veloci. Grazie all’intervento pubblico, ha concluso la commissaria, “gli italiani potranno avere la banda ultra-larga a prezzi comunque competitivi”.