Il tedesco: “Grillo non fa paura in Europa, piuttosto si assuma delle responsabilità”
E dice: “Credo Enrico parteciperà a vertice Pse”. Il premier: “Bruxelles dia risposte”
Dall’Italia e dall’Europa la prospettiva non cambia. C’è un’emergenza drammatica su cui non si può più aspettare ad intervenire: la disoccupazione giovanile. Parlano con una sola voce il presidente del Consiglio, Gianni Letta, e il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, nel corso della visita ufficiale del politico tedesco a Roma. Se per il premier italiano la mancanza di lavoro è “arrivata a livelli assolutamente insostenibili”, Schulz lo dice in modo ancora più chiaro: “Alcuni paesi dell’Ue rischiano di perdere una generazione intera”.
Davanti ad una situazione come questa “l’Europa deve dare risposte” esorta Letta. Per questo, chiede, “il prossimo Consiglio europeo” dovrà varare “un piano straordinario per l’occupazione dei giovani con misure immediate, non faraonico a lunga gittata”. Un pensiero che il Presidente dell’Europarlamento ha detto di condividere “al 100%”, avanzando già una prima proposta: anticipare i 6 miliardi stanziati per la lotta alla disoccupazione giovanile nelle previsioni di bilancio 2014-2020, al biennio 2014-2015. Di quei soldi “abbiamo bisogno oggi”, ha insistito Schulz, sottolineando la necessità che Bruxelles agisca concretamente su queste situazioni d’emergenza.
Insomma l’austerità non basta più: “Ci deve essere una combinazione tra consolidamento sostenibile di bilancio e investimenti strategici per la crescita e l’occupazione giovanile” ha ribadito il politico tedesco, dicendosi “contento” di vedere che anche il presidente della Commissione Ue, Manuel Barroso, “dopo avere esitato per 5-6 anni si sia ricreduto e veda questa come la via da seguire”. Quanto al nostro Paese, “colonna portante dell’Europa”, Schulz ha augurato al governo Letta di avere successo perché, ha detto, “abbiamo bisogno di un’Italia stabile”.
Il rapporto con il premier italiano sembra partito con il piede giusto. “Penso che Enrico Letta parteciperà ai vertici europei dei Capi di Governo socialisti e progressisti” ha anche annunciato Schulz che ha spiegato di non avere affrontato con lui la questione ma di avere avuto segnali in questo senso. Ottimo, d’altra parte, era stato anche il rapporto con l’ultimo presidente del Consiglio italiano: “Ho collaborato molto bene e in modo stretto con Mario Monti” ha ricordato Schulz, che non ha poi resistito a rivolgere una frecciatina a Silvio Berlusconi, pur senza nominarlo: “Devo confessare – ha aggiunto – che con il predecessore ho collaborato in modo un po’ meno stretto…”.
Schulz non ha lesinato commenti nemmeno su Beppe Grillo che, ha assicurato, non vede affatto come una minaccia. “Non ho nessuna paura, neanche di un suo eventuale tour europeo” ha affermato, ricordando che nel vecchio continente non è l’unico caso di questo tipo. Il disagio espresso da realtà come il Movimento Cinque Stelle va tenuto in considerazione, ma bisogna “lottare in modo serio, assumersi le responsabilità, come faccio io e come fa Letta” ha ricordato Schulz, mentre “ho l’impressione – ha continuato riferito a Grillo – che di solito chi alza di più la voce non sia disposto a farlo”.
Nel corso della tappa italiana il presidente del Parlamento Europeo ha incontrato anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e ha partecipato al Festival d’Europa a Firenze, dove ha incontrato privatamente Matteo Renzi. “Una persona simpatica e interessante” l’ha definito Schulz che ha assicurato di averlo incontrato “nella sua qualità di sindaco”. E non come ex candidato a guidare il Pd del futuro.
Letizia Pascale