Roma – Dopo l’incontro di oggi a Londra con David Jones, ministro per la Brexit del Regno unito, il sottosegretario per gli Affari europei, Sandro Gozi, è stato netto nel sottolineare che “il mercato unico prevede quattro libertà fondamentali e non tre”. Oltre alla libera circolazione di merci, servizi e capitali è “inclusa la libera circolazione dei cittadini”, e “se escludiamo di default” quest’ultima – come il governo di Theresa May vorrebbe con il divorzio dall’Ue – allora “dobbiamo ripartire da zero e sta ai britannici la prossima mossa”.
Gozi ha poi criticato le parole del ministro degli interni Amber Rudd, che al congresso dei Tories aveva parlato di liste per registrare la presenza di lavoratori stranieri, aggiungendo che questi non dovrebbero “prendere quei lavori che dovrebbero fare i britannici”. L’esponente dell’esecutivo ha detto di augurarsi che la proposta di Rudd, “sia solo retorica legata al clima politico”, e in ogni caso, a suo avviso, “è stata quantomeno una formula infelice”.
“Per fortuna”, ha aggiunto il sottosegretario, “il governo britannico si è detto ancora pronto ad ascoltare, in attesa di prendere una decisione”. Per Gozi, “il clima è quello auspicato e possiamo essere rassicurati dall’atteggiamento dimostrato e dalle parole costruttive e concilianti usate” dal ministro Jones.