Bruxelles – Quello dell’insegnate è un mestiere per donne, almeno nell’Unione europea, e soprattutto in Italia. E’ quanto risulta dai dati pubblicati da Eurostat secondo cui nel 2014 su 2,1 milioni di insegnanti delle scuole primarie di tutta Europa l’85% (1,7 milioni) erano di sesso femminile e anche nelle scuole secondarie, dei 3,6 milioni di insegnanti 2,3 milioni (64%) erano donne. In occasione della Giornata mondiale degli insegnanti che si celebra ogni anno il 5 di ottobre l’ufficio statistico dell’Unione europea, ha pubblicato i dati sulla struttura di genere e d’età del corpo docente nell’Ue.
Nelle elementari le donne insegnanti prevalgono sugli uomini in maniera schiacciante: nel 2014 hanno raggiunto il 90% in 11 Stati membri, con la più alta percentuale in Lituania, Ungheria, Slovenia (tutti al 97%) e Italia (96%). Anche nelle scuole secondarie gli insegnanti sono principalmente di sesso femminile in tutti gli Stati membri. Tuttavia, con più equilibrio rispetto al livello primario: le quote delle insegnanti donne sono circa dell’80% in Spagna, Lettonia e Lituania ma arrivano solo circa al 50% in Paesi come l’Olanda e il Lussemburgo. In Italia anche a questo livell la percentuale di donne è molto più alta arrivando al 71,2%.
A livello europeo, quasi due terzi delle persone che lavorano come insegnanti nelle scuole secondarie sono donne (64%) e il 38% di tutti gli insegnanti in questione hanno più di 50 anni. L’Italia non vanta solo una fra le più alte percentuali (96%) di insegnanti donne fra il suo corpo docente nazionale nelle scuole primarie, ma anche una delle più alte quote di insegnanti over 50 nel 2014, che rappresentano il 58% del corpo docente nazionale italiano nelle scuole secondarie e il 53% nelle scuole primarie.