A Bruxelles si attende il ministro per il Commercio del Vietnam, Vu Huy Hoang, che arriverà
domani in Commissione europea per motivi d’affari: l’esecutivo comunitario, volente o nolente deve guardare ad Est, e intende stringere rapporti commerciali sempre più intensi con questo paese asiatico in crescita economica robustissima (e invidiabile).
Lo spiega la portavoce della Commissione, Pia Ahrenkilde-Hansen, nel presentare l’appuntamento. “Domani il ministro Vu Huy Hoang sarà qui per discutere di importanti accordi commerciali”, dice. “Il Vietnam diventerà il terzo partner tra i paesi del sud-est asiatico dopo Singapore e Malesia”.
Dati i ritmi forsennati con cui cresce la Cina pochi forse si saranno accorti di quanto sta crescendo, senza sosta, il Vietnam. Il Pil del paese comunista indocinese, è cresciuto a una media del 7,1% all’anno in nove anni. Nel 2010 il tasso di crescita è stato del 6,8%, superiore a quello degli altri paesi della zona Asean (l’associazione che raggruppa gli stati del sud-est asiatico).
La crisi economica occidentale ha scalfito anche l’andamento del Pil del Vietnam, che nel 2011 il Pil ha registrato “solo” un +6,8%. Con questi ritmi di cresciuta forsennati il paese, nell’ultimo decennio, è diventato la principale realtà industriale dell’area: la produzione, fatta eccezione per due annate sfortunate, è sempre cresciuta a doppia cifra (nel 2005 è stata del 6,3% e nel 2009 del 5,5%). Con questa presentazione è chiara la trepidazione con la quale a Bruxelles si aspetta il ministro per il commercio del Vietnam. Si possono fare affari d’oro.
Inoltre, anche se sempre di paese “comunista” si tratta, a differenza della Cina il Vietnam non evita la stampa, come avvenne, tra mille polemiche, durante la recente visita di una delegazione commerciale di Pechino. Pia Ahrenkilde ha annunciato dunque per domani un vip corner con Vu Huy Hoang e il commissario Ue per il Commercio, Karel de Gucht.
Emanuele Bonini ©Eunews.it