Roma – “Cosa cambierà per voi? Nulla”. Così un comunicato di WhatsApp, la diffusissima applicazione di messaggistica istantanea per smartphone, tranquillizzava i propri utenti all’indomani dell’acquisizione da parte di Facebook. La promessa non è stata però mantenuta, a quanto pare, perché dallo scorso agosto il social network di Mark Zuckerberg ha deciso che utilizzerà i dati degli utenti WhatsApp per scopi pubblicitari su Facebook. Così, chi ha aggiornato l’app con il simboletto verde dopo questa decisione arrivata circa un mese fa, ha probabilmente dato il consenso inconsapevole alla condivisione dei dati, a meno che non abbia selezionato “leggi tutto” nel menu.
Già a inizio settembre la Commissione europea ha chiesto chiarimenti a Facebook. Lo aveva annunciato la titolare della Concorrenza, Margrethe Vestager, in una intervista a Bloomberg, in cui aveva ricordato che proprio il fatto che i dati fossero separati era stato uno degli elementi su cui si basava il nulla osta di Bruxelles all’acquisizione, nel 2014. Vestager ha dunque chiesto lumi al colosso dei social network.
La stessa cosa ha fatto ieri, in Italia, l’Autorità garante per la privacy, che ha avviato un’istruttoria “a seguito della modifica della policy effettuata da WhatsApp a fine agosto, che prevede la messa a disposizione di Facebook di alcune informazioni riguardanti gli account dei singoli utenti, anche per finalità di marketing”. Il capo dell’Autorithy, Antonello Soro, nutre “serie preoccupazioni dal punto di vista della protezione dei dati personali”. In ballo non ci sono solo i diritti degli utenti dell’app, ha denunciato Soro, perché il “flusso massiccio di dati” si estende “anche a chi non è iscritto a nessuno dei due servizi”. Secondo il garante, infatti, i dati di chi non usa le due piattaforme “vengono comunicati per il semplice fatto di trovarsi in una rubrica telefonica di un utente di WhatsApp”.
Intanto, per il colosso di Zuckerberg è arrivato già il primo stop verso tale pratica. In Germania, il garante tedesco per la privacy, che ha sede ad Amburgo, ha imposto “con effetto immediato” a Facebook di interrompere la condivisione dei dati WhatsApp degli utenti tedeschi. Il social network deve inoltre cancellare ogni dato finora acquisito.
Gli utenti, anche quelli italiani, hanno comunque ancora la possibilità di porre un rimedio se non intendono far usare a Facebook i propri dati WhatsApp. Chi non ha ancora aggiornato l’app di messaggistica può selezionale “leggi tutto” prima di procedere all’installazione della nuova versione, e scegliere la non condivisione. Chi invece ha già proceduto all’aggiornamento ha 30 giorni di tempo per intervenire. Gli basterà avviare l’app e modificare la voce che si trova nel menu Impostazioni >> Account >> Condividi le informazioni del mio account.