Bruxelles – Il governo britannico lancerà la procedura per l’uscita dall’Unione europea all’inizio del 2017. A correre in avanti, dando un primo riferimento temporale sull’inizio del processo verso la Brexit è il ministro degli Esteri del Regno Unito, Boris Johnson nel corso di un’intervista rilasciata a Sky News da New York dove è in corso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Un’anticipazione però subito smentita da Downing Street che rimane più prudente.
“Quello che facciamo per il momento – ha spiegato Johnson – è discutere con i nostri amici e partner europei considerando che vedrete nei primi mesi dell’anno prossimo la lettera che invoca l’articolo 50”, quello per dare avvio ai negoziati di uscita che solo Londra può lanciare. Ma la premier Theresa May ha subito smentito l’esistenza di una tabella di marcia definita. “La posizione del governo non è cambiata: lanceremo l’articolo 50 prima della fine del 2016 e stiamo usando questo tempo per preparare i negoziati”, ha precisato un suo portavoce. Downing street ha anche tenuto a ricordare che la decisione spetta a May e solo a May che deciderà di avviare la procedura nel momento che riterrà migliore nell’interesse dei cittadini britannici.
Secondo Johnson, nella lettera che Londra invierà all’Ue saranno fissati “alcuni parametri in cui proporremo come procedere”. Il ministro si è poi mostrato ottimista sulla tempistica del negoziato: “Abbiano due anni per ritirarci, non penso che dovremmo necessariamente consacrarci due anni ma vedremo”.