Bruxelles – Doveva essere il Summit del nuovo inizio, quello in cui l’Europa avrebbe dovuto mostrare che dopo lo shock della Brexit era pronta a ripartire compatta per riconquistare la fiducia dei suoi cittadini. Ma non è stato così per Renzi che al termine dell’incontro informale dei capi di Stato e di governo in Slovacchia ha polemizzato fortemente con Angela Merkel e Francoois Hollande, che nel frattempo stavano tenendo una conferenza stampa congiunta, e ha criticato le deboli conclusioni del Vertice. “Se Francia e Germania vanno d’accordo su alcune questioni sono felice per loro”, ma “io non sono soddisfatto delle soluzioni su politica economica e su migranti, non posso fare una conferenza stampa con loro”, perché “non faccio una recita a copione per far credere che siamo tutti d’accordo”, ha dichiarato Renzi in conferenza stampa al termine del Vertice.
“Non ho mai pensato che il direttorio a tre” tra Germania, Francia e Italia, ha aggiunto “è la soluzione ai nostri problemi”, così come il vertice dei Paesi del Mediterraneo ad Atene “non era la riunione dei socialisti, visto che c’erano Spagna e Cipro ad esempio, anche se l’ha detto in modo un po’ volgare Schauble”, ha detto Renzi rispondendo all’ironia del ministro delle Finanze tedesco che aveva attaccato la riunione voluta da Alexis Tsipras affermando che “quando si riuniscono i socialisti non escono mai cose particolarmente intelligenti”. Il presidente del Consiglio ha attaccato il documento partorito dal Summit di Bratislava affermando che definirlo “un passo avanti sui migranti richiede qualche forma di fantasia, da funamboli del vocabolario”, visto che nell’incontro “si sono ridette le solite cose”.
“La soluzione individuata al vertice di Malta è rimasta lettera morta”, ha lamentato Renzi riferendosi al piano piano per stringere accordi con i Paesi africani sull’immigrazione, “non è che potete pensare che risolto il problema della Turchia si è risolto il problema, sui migranti vogliamo vedere i fatti”.
Il presidente del Consiglio ha anche attaccato frontalmente la Germania sull’economia. “Così come i Paesi devono rispettare le regole del deficit, allo stesso modo si devono rispettare altre regole, come quella sul surplus commerciale. E ci sono alcuni Paesi che non la rispettano, il principale è la Germania”, ha affermato sostenendo che se i tedeschi portassero il loro surplus commerciale, oggi al 7,6%, entro i limiti europei del 6%, ci sarebbero circa 38-40 miliardi di euro di investimenti da fare nel Paese.