Secondo la commissione Affari esteri i compiti dell’Alto rappresentante sono troppi per essere sciolti da una sola persona, da qui un progetto di relazione che chiede di fornirle sostegno
I compiti dell’Alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dell’Ue son troppi e da sola la baronessa Cathrine Ashton non ce la può fare. È quello che pensa il Parlamento europeo che propone la nomina di un vice che possa affiancarla nei ruoli e i compiti che derivano dal suo incarico.
La proposta è contenuta in un progetto di relazione sulla revisione dell’organizzazione e sul funzionamento del Servizio europeo per l’azione esterna (Eeas), che è stato approvato in commissione Affari esteri del Parlamento di Bruxelles con 38 voti a favore, 12 voti contrari, 1 astenuto. Il testo chiede di “fornire sostegno all’Alto rappresentante nella realizzazione dei suoi molteplici compiti, prevedendo la designazione di uno e più vice politici”. I trattati dell’Ue attribuiscono al ‘ministro degli Esteri’ Ue molteplici e diverse funzioni e per questo secondo i deputati una sola persona non può farsene carico. Da qui la relazione, di cui è correlatore l’italiano Roberto Gualtieri (Pd/S&D), che per la prima volta chiede l’istituzione di un vice-Alto commissario, aspetto su cui i trattati comunitari non si sono espressi. Il progetto di relazione passerà ora all’attenzione dell’Aula, che dovrebbe votarlo nella sessione plenaria di giugno.