Bruxelles – il mandato che il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker dice di aver ricevuto dai capi di Stato e di governo dell’Unione per continuare i negoziati sul Trattato commerciale con gli Usa, il Ttip, sembra vacillare ogni giorno di più.
Dopo gli attacchi tedeschi e francesi giunge ora un premier, il belga Charles Michel, il cui governo è tradizionalmente vicino alle politiche dalla Commissione, a chiedere invece la sospensione dei negoziati.
In una intervista concessa al quotidiano economico L’Echo il premier spiega che “questo Trattato può essere uno strumento di crescita e di nuova occupazione in Europa, a condizione che sia equilibrato, ma quello che è sul tavolo non sembra esserlo”. Dunque Michel è esplicito: “per il momento preferisco dire che non va, e che magari in futuro potremmo riprendere i negoziati”. Il primo ministro belga tiene anche a sottolineare che i negoziati potrebbero ripartire dopo le elezioni negli Stati Uniti: “c’è una questione elettorale ora, sono in campagna (per le presidenziali, ndr)”.